A causa delle avverse condizioni meteorologiche gli organizzatori della corsa ciclistica attraverso l’Italia, i ciclisti e le loro squadre nonché i rappresentanti del sindacato dei ciclisti professionisti hanno deciso di posticipare la partenza della 16a tappa di oggi da Livigno ai piedi del Passo dello Stelvio. Pertanto la carovana non attraverserà il punto più alto della corsa di quest’anno, il Passo Umbrail a 2500 m di altitudine.
Il tempo intorno a Livigno è estremamente brutto. Piove quando fa freddo e nevica abbondantemente in cima ai passi. Pertanto, dopo lunghe e accese discussioni, i concorrenti e gli organizzatori hanno deciso di iniziare la tappa competitivamente dal passo più alto di Prato allo Stelvio.
Già prima i ciclisti del sindacato CPA avevano deciso di non attraversare passi pericolosi a causa delle condizioni meteorologiche estreme. Hanno votato al 100% per la rimozione del pass Umbrail, ma in un primo momento gli organizzatori della gara RCS Sport non li hanno ascoltati.
La decisione definitiva sul cambio di partenza della tappa è arrivata poco dopo le 11:30.
Secondo le ultime informazioni, i ciclisti dovrebbero iniziare la tappa a Livigno, percorrere circa 20 km in bici, poi salire sugli autobus in Svizzera che li porteranno alla nuova partenza della tappa.
“Partiremo dopo la discesa dell’Umbrail. Dovevamo accontentare tutte le parti coinvolte. Livigno ha pagato molti soldi per le tappe, quindi abbiamo dovuto trovare un compromesso”, ha detto Mauro Vegni, responsabile dell’organizzazione di Livigno.
Tuttavia, a causa delle condizioni estreme, a Livigno nevicava già, i ciclisti non si sono presentati alla partenza e hanno boicottato gli organizzatori.
“È una delle gare peggio organizzate. Non accadrebbe nel 99% dei casi. Siamo nel 2024 e alcuni dinosauri ancora non riconoscono il lato umano della gara”, ha dichiarato Ben O’Connor (Decathlon AG2R) a Eurosport l’arrivo delle squadre in partenza da Livigno.
Anche molte altre persone si sono fatte avanti e hanno affermato che non sarebbero salite in bicicletta nei primi 50 chilometri del percorso originariamente previsto.
La tappa odierna è stata modificata qualche settimana fa, poiché originariamente avrebbe dovuto attraversare la mitica Stelvia. A causa del pericolo valanghe si decise di cambiare e il passo fu sostituito dal Passo Umbrail, al confine italo-svizzero.
I concorrenti ora hanno preso autobus e auto alla partenza alternativa e poi si dirigeranno verso il traguardo sopra Santo Cristina in Val Gardena.
Un finale impegnativo di 36 km con due salite di categoria attende i ciclisti. Prima attraverseranno la valle passando per Bolzano.
Il leader assoluto è l’asso sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates), che prima della scorsa settimana aveva 6:41 minuti di vantaggio sui suoi più vicini inseguitori.
Domenica si concluderà la Corsa d’Italia.
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