Lo Stato contribuirà al progetto con dieci milioni di euro.
Villa Torlonia è l’ex residenza estiva del dittatore fascista Benito Mussolini. Nel 2006, dopo molti anni di lavori di restauro, la villa è stata riaperta come museo. Nella proprietà della villa sono presenti anche catacombe ebraiche del III e IV secolo.
Il casale, costruito nel 1830, sorge al centro del parco sulla via Nomentana. È decorato con magnifici affreschi e marmi colorati. Mussolini rilevò la villa nel 1925. Vi ospitò feste e fece costruire anche due bunker segreti.
Tardi per seguire le orme di altre capitali europee
Ministro della Cultura Italiano Gennaro Sangiuliano disse del Museo dell’Olocausto che il museo doveva segnare gli anni più bui della storia di Roma e le terribili sofferenze che colpirono in particolare gli abitanti ebrei. Ha aggiunto che Roma dovrebbe seguire l’esempio di altre capitali europee che hanno un museo dell’Olocausto.
“L’amministrazione del Comune di Roma si adopererà per portare a termine i lavori il prima possibile”, ha annunciato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, secondo l’agenzia di stampa Ansa. Luca Zevi, l’architetto che ha preparato il progetto, ha stimato che i lavori di costruzione del museo potrebbero iniziare entro la tarda primavera. La Città Eterna progetta da 26 anni un museo dell’Olocausto, ma finora questo progetto non si è concretizzato.
Dopo la resa dell’Italia l’8 settembre 1943, la Germania nazista occupò la maggior parte delle città italiane, inclusa Roma. Per gli ebrei d’Italia sono finiti i giorni in cui venivano risparmiati dal fanatismo razziale dei nazisti tedeschi. Il 16 ottobre 1943 avvenne la deportazione degli ebrei da Roma, descritta come uno dei capitoli più sconvolgenti della storia della città di Roma.
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