È morta la regina dello spettacolo italiano, Raffaella Carrà



Raffaella Carrà (1943-2021), una delle più grandi star della televisione, dello spettacolo e della musica pop italiana, ha iniziato una carriera di 70 anni con il suo primo ruolo cinematografico nel 1952. È apparsa per la prima volta come conduttrice televisiva negli anni ’60, poi fino all’ultimo anno ha ospitato più di 50 serie di spettacoli di intrattenimento. Foto: EPA

“Raffaella ci ha lasciato. È partita per un mondo migliore dove la sua umanità, la sua inimitabile risata e il suo straordinario talento brilleranno per sempre.” Con queste parole Sergio Japino, partner di lunga data di Raffaella, regista e coreografo, ha annunciato la triste notizia, scrive La Repubblica.


Foto: EPA
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Raffaella Maria Roberta Pelloni, conosciuta con il nome d’arte Raffaella Carrà, è stata inizialmente un’attrice nel genere dei film storici e mitologici. Il successo l’ha portata negli Stati Uniti, dove ha recitato al fianco di Frank Sinatra in Von Ryan’s Express (1965), ma presto è tornata in Italia.

Si è poi fatta conoscere nel programma musicale italiano Canzonissima, è stata la prima “showgirl” del piccolo schermo a regnare su tutto. Ballerina, cantante, attrice, conduttrice e autrice, è diventata la regina della televisione italiana e la preferita di tutte le generazioni di italiani. Ha condotto spettacoli di intrattenimento Caramba, Scalda le candele, Amare, Sonni, forte forte forte, Presto, Raphaëlle?, ha partecipato alla giuria dell’edizione italiana del programma di musica popolare The Voice, nel 2001 ha coordinato il festival della cantante italiana Sanremo. Ha continuato la sua carriera televisiva fino al 2019.

Ha venduto 60 milioni di dischi di canzoni leggere, soprattutto in Italia e Spagna. Ha pubblicato 25 album, l’ultimo Ogni volta che e Natale nel 2018.

In Europa era considerata un’icona gay e femminista, come la versione originale italiana della canzone Fallo, fallo di nuovo incoraggia le donne a prendere il controllo durante il sesso. “Penso che Raffaella Carra abbia fatto di più per la liberazione delle donne di tante femministe”, ha pensato Francesco Vezzoli, curatore della mostra sulla televisione italiana negli anni ’70.


Antonio Banderas e Raffaella Carrà.  Foto: EPA
Antonio Banderas e Raffaella Carrà. Foto: EPA

Conquistò anche il pubblico spagnolo, dove, tra l’altro, presentò uno spettacolo Ciao Raffaella. Nel 1985 ha ricevuto anche la Medaglia Spagnola al Merito Civico e nel 1993 ha scritto un libro di cucina in spagnolo, Las recetas de Raffaella. “L’Italia ha perso una delle sue icone” ha scritto lo spagnolo El Mundo, uno dei tanti che ha pubblicato la triste notizia. Il quotidiano catalano La Vanguardia ha scritto: “Raffaella Carrà ha conquistato l’Italia e il nostro Paese negli anni ’70, ’80 e ’90 con la sua musica, la sua simpatia e il suo talento.”

Molti volti famosi della televisione italiana e musicisti come Vasco Rossi, Jovanotti, Patty Pravo hanno reso omaggio a Raffaella attraverso i social network. “Che dolore! Non posso crederci…” ha scritto il cantautore Gianni Morandi su Instagram, dove ha anche condiviso un video in cui cantano insieme un grande successo di Lucia Battiste Il mio canto libero.

Addio a Raffaella Carrà

Joachim Femi

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