Il ministro degli Esteri italiano Di Maio ha messo in discussione la stabilità del governo a Roma lasciando il partito
Martedì sera il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio ha confermato pubblicamente che si sarebbe dimesso dal Movimento Cinque Stelle e avrebbe formato un nuovo gruppo parlamentare per sostenere il governo del presidente del Consiglio Mario Draghi.
© Carlalberto Leonardi/Flickr
Martedì sera il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio ha confermato pubblicamente che si sarebbe dimesso dal Movimento Cinque Stelle e avrebbe formato un nuovo gruppo parlamentare per sostenere il governo del presidente del Consiglio Mario Draghi. Ma una spaccatura nel più grande partito in parlamento italiano potrebbe seriamente minare la stabilità della coalizione trasversale del primo ministro Mario Draghi.
L’uscita di Di Maio segue una lunga disputa tra lui e l’attuale presidente del Movimento Cinque Stelle, l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La situazione è peggiorata con la crisi ucraina, poiché Di Maio sostiene l’approccio del governo Draghi all’Ucraina, mentre Conte critica gli aiuti all’Ucraina in armi e soprattutto vuole maggiori sforzi diplomatici da parte dell’Italia per porre fine alla guerra.
Di conseguenza, in Italia si è già diffusa la speculazione che il Movimento Cinque Stelle possa anche ritirarsi dalla coalizione di governo, riferiscono le agenzie di stampa straniere. Anche lo scarso risultato del partito alle elezioni locali parziali del 12 giugno ha contribuito.
Martedì il Senato italiano ha discusso e approvato l’approccio del governo all’Ucraina in vista del vertice dell’UE di questa settimana. I senatori hanno approvato in modo schiacciante la risoluzione accogliendo favorevolmente la politica del governo, ma allo stesso tempo il Movimento Cinque Stelle ha chiesto la fine degli aiuti alle armi all’Ucraina o che il parlamento decida in futuro su tale aiuto, cosa che Draghi ha rifiutato.
Di Maio ha quindi accusato Conte di irresponsabilità, minando il sostegno del governo all’Ucraina e, di conseguenza, l’indebolimento della posizione dell’Italia all’interno dell’Unione Europea, a cui è seguita una dichiarazione del partito in cui ha categoricamente respinto queste accuse. Più tardi quella sera, Di Maio confermò che avrebbe lasciato il Movimento Cinque Stelle e avrebbe creato un nuovo gruppo parlamentare.
Non ha rivelato quanti membri e parlamentari avrebbero dovuto accompagnarlo, parlando per il momento in modo informale del numero 60, ma ha affermato che il Movimento Cinque Stelle non sarebbe più il più grande partito parlamentare dopo la scissione. Il primo posto andrà ovviamente alla Lega Populista di destra, che si oppone sempre più anche alla continua fornitura di armi all’Ucraina.
“Oggi iniziamo un nuovo viaggio con persone che hanno scelto di guardare al futuro”.
Luigi Di Maio,
Ministro degli Esteri italiano
“La decisione di oggi è difficile e non avrei mai nemmeno immaginato che avrei dovuto prenderla (…) ma oggi io e tanti altri colleghi e amici lasciamo il Movimento Cinque Stelle”, ha detto Di Maio in conferenza stampa, che nel 2017 -2020 ha anche guidato il movimento.
“Oggi iniziamo un nuovo viaggio con persone che hanno deciso di guardare al futuro”, ha aggiunto. Con ciò ha anche confermato ai media italiani che il nuovo gruppo parlamentare dovrebbe chiamarsi Insieme per il futuro.
Come spiegano le agenzie di stampa estere, anche se il governo Draghi perdesse il sostegno del Movimento Cinque Stelle, manterrebbe la maggioranza in parlamento, ma non sarebbe più la coalizione di unità nazionale che l’ex boss della Banca centroeuropea ha accettato di dirigere. nel febbraio dello scorso anno.
Anche se Draghi decidesse di rimanere primo ministro in questo caso, altri partiti potrebbero seguire il Movimento Cinque Stelle, il che porterebbe alla caduta del governo. Le elezioni parlamentari in Italia sono previste per la primavera.
Il Movimento Cinque Stelle ha ottenuto un terzo di tutti i voti alle elezioni parlamentari del 2018, mentre secondo i sondaggi attuali ha perso più della metà dei suoi consensi. Di fronte alle prossime elezioni legislative, nel movimento regna il panico, soprattutto dopo la debacle delle recenti elezioni amministrative.
Conte ha assunto la guida del movimento dopo le dimissioni di Di Maio nel gennaio 2020, prima provvisoriamente, poi ufficialmente eletto alla carica lo scorso gennaio.
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