“Mi piace quando le persone sono libere ad un concerto, che in qualche modo si rilassano, che tornano a casa rinfrescate. Quando succede, sono soddisfatto”. disse Elisa.
Un vero successo per la star italiana, che ha cantato con Tina Turner, Zuccher e il giorno prima del suo arrivo a Lubiana con Andrea Bocelli.
Una volta si è esibita qui come soul punk sub-adulta e per molti anni ha registrato album in uno studio musicale a Dekani. “Ho suonato con la mia band a Lubiana al K2. Qualcosa del genere. Sì, nel K4. Giusto. Lubiana è sempre stata una città meravigliosa vicino a te, dove puoi sentire l’Europa. È una delle città più internazionali vicino a Trieste, vicino a casa nostra”.
La vita al vento di culture diverse l’ha resa una delle poche musiciste italiane con una doppia anima linguistica. “Le mie identità italiana e inglese sono molto diverse. Le parole inglesi influenzano la scrittura con la loro lunghezza, la lingua si muove in modo diverso, puoi allungare le parole e sono molto più ritmate. Tutto forma un codice che influenza la mia scrittura.”
Il tour europeo ci riporta… al futuro con una nota ecologica. “La Slovenia mi è sempre sembrata orientata all’Europa. La gente si sentiva più europea di noi a Trieste o Tržič. Lo sentivamo tutti 25 anni fa. Questo è stato comunicato dalla scena musicale. Qui la musica non è considerata qualcosa di leggero, frivolo. La musica è considerata cultura, non intrattenimento”.
La cultura di Elisa ha attratto a Lubiana molti italiani, abitanti del Primorje e la sua prima fan, sua madre Silva Toffoli. “Mia madre è con noi stasera. Lei è qui. Le dedico questa traccia. Lei sa che è sua. Stiamo trasformando l’inferno in paradiso.”
Dopo il concerto, il cantautore italiano si è recato a Monaco, ma promette di tornare. Se mantiene la parola data, la incontreremo per le strade di Lubiana alle bancarelle di Natale a dicembre.
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