Nelle elezioni del 25 settembre ha prevalso il polo di destra, in cui, oltre ai Fratelli d’Italia guidati da Meloni, troviamo anche la Lega di Matteo Salvini e l’Italia davanti a Silvio Berlusconi. Poiché i Fratelli d’Italia hanno ottenuto il maggior numero di voti, il loro leader dovrebbe diventare il nuovo Primo Ministro.
Il Parlamento si riunirà per la prima volta il 13 ottobre, dopodiché il presidente Sergio Mattarella avvierà le consultazioni formali sulla formazione del governo. A causa del chiaro risultato delle elezioni, queste dovrebbero essere completate rapidamente e il presidente darà mandato al leader dei Fratelli d’Italia per formare il governo.
Sono già in corso colloqui informali tra i membri della futura coalizione di governo sulla composizione del nuovo governo. Oltre ai ministri delle fila del partito, il governo dovrebbe includere anche alcuni esperti indipendenti, secondo l’agenzia di stampa italiana Ansa, abbiamo appreso dalle fila vicine al futuro presidente del Consiglio.
Si dice che un uomo senza partito dovrebbe guidare il ministero dell’Economia. In lizza per questa carica è Fabio Panetta, membro dell’Executive Board della Banca Centrale Europea.
Il candidato alla carica di ministro degli Esteri è l’ex presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, in corsa anche per la guida del parlamento, scrive la stampa italiana.
Si dice che Salvini voglia tornare alla guida del Viminale, ma difficilmente ci riuscirà. Con procedimenti legali pendenti contro di lui per aver trattenuto navi di migranti in mare mentre era ministro degli interni, è improbabile che il presidente Mattarella acconsenta alla sua reintegrazione.
Secondo il Politico di Bruxelles, anche Meloni voleva che nel governo non ci fossero ministri filo-russi, cioè nemmeno Salvini. Già la scorsa settimana Meloni aveva promesso al presidente ucraino Volodymyr Zelensky che la politica dell’Italia nei confronti dell’Ucraina non sarebbe cambiata.
Secondo l’Ansa, il futuro presidente del Consiglio ha contatti regolari con il presidente del Consiglio uscente Mario Draghi.
Il primo compito del nuovo governo sarà quello di preparare il bilancio per il prossimo anno, che dovrebbe essere inviato alla Commissione europea per la revisione entro poche settimane dal suo insediamento.
Inoltre, il governo avrà solo tempo fino a dicembre per soddisfare le 55 condizioni di Bruxelles per l’erogazione di una nuova tranche di finanziamento dal recovery fund. Durante la campagna, la Meloni ha annunciato di voler rinegoziare i termini con Bruxelles, ma dopo numerosi avvertimenti ha ammorbidito il suo annuncio.
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