Gli autori di SSKJ bloccano lo sviluppo delle tecnologie digitali in lingua slovena

Con il titolo di linguista, si pensa ancora spesso a chi, circondato da una moltitudine di libri, si interroga sulle strutture delle frasi, con cui fino a poco tempo fa avevano a che fare solo scolari e studiosi. dott. Simon Krek è combattuto tra la Facoltà di scienze informatiche e informatica di Lubiana da una parte e l’Istituto Jožef Stefan dall’altra. Il suo lavoro dipinge un quadro della moderna elaborazione del linguaggio accademico, sempre più esemplificata da vasti database di computer, elaborazione automatica e utili strumenti online.

dott. Krek ha già molti progetti alle spalle a cui ha partecipato come ricercatore, coordinatore o manager, ad esempio lo sviluppo del Great English-Slovenian Dictionary a Oxford o il recente aggiornamento del corpus linguistico Gigafid. Attualmente è particolarmente visibile come coordinatore principale del grande progetto universitario Sviluppo dello sloveno in un ambiente digitale (RSDO), che ha gettato le basi per l’implementazione di moderni strumenti linguistici per computer, come traduttori automatici e riconoscimento vocale, nonché come i chatbot attualmente molto famosi.

RSDO era un’azienda molto grande, che riuniva una moltitudine di programmi, dallo sviluppo di un grande modello linguistico al riconoscimento vocale. Chi ha fissato gli obiettivi principali?

Gli obiettivi principali di RSDO sono stati definiti dal Ministero della Cultura, che era l’offerente per il progetto. Provengono dal Consiglio per il monitoraggio dello sviluppo delle risorse e delle tecnologie linguistiche, organo di lavoro a cui partecipano i tre ministeri, cultura, istruzione e pubblica amministrazione, ed esperti di tecnologie linguistiche. Abbiamo iniziato le sessioni nel 2017; oltre ai ministri, c’ero anche io, Kozma Ahačič dell’Istituto di lingua slovena e un collega della Facoltà di scienze informatiche, Marko Robnik Šikonja. Penso che sia estremamente importante che i ministri, Anton Peršak, Maja Makovec Brenčič e Boris Koprivnikar, siano effettivamente presenti alle riunioni, perché sono decisori che devono essere coinvolti in tali eventi, altrimenti di solito non succede nulla. Sulla base di queste discussioni è stato poi predisposto un bando di gara, che è stato pubblicato all’inizio del 2020. Cioè, in questo caso, sono passati tre anni dal momento in cui si è iniziato a parlarne concretamente fino al Bando di gara.

Agnese Alfonsi

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