Abbiamo parlato con l’allenatore Mario Adamič degli Europei femminili di quest’anno, che culmineranno nella finale di oggi tra Inghilterra e Germania, e del calcio femminile in generale. L’allenatore della nazionale slovena di calcio in Italia ha molti anni di esperienza nella gestione di squadre femminili. Adamič ha ottenuto i suoi successi più importanti sulla panchina della Polisportiva San Marco di Ribiški nešelok circa vent’anni fa. Ben 13 giocatori raggiunsero la A-League dalla squadra dei membri dell’epoca, che fu capitano per quattro stagioni, tra cui l’attuale capitano della nazionale italiana Sara Gama.
Chi è il favorito per la finale del Campionato Europeo tra Inghilterra e Germania?
Le due squadre sono in parità, ma secondo me l’Inghilterra ha un leggero vantaggio. Gli inglesi giocano bene in attacco e a Wembley avranno un supporto extra dai tifosi di casa. Questo e il fatto che stiano inseguendo il loro primo titolo europeo darà loro una motivazione in più.
Qualcuno ti ha particolarmente sorpreso o deluso nell’EP di quest’anno?
Sono stato positivamente sorpreso da Spagna e Francia. Le due Nazionali hanno disputato una partita bellissima e brillante. Alla fine, tuttavia, le squadre che hanno mostrato uno stile di calcio più maschile lo hanno fatto per più tempo. Verso la fine del torneo è apparsa la preparazione prevalentemente fisica e tattica, anche se alcune squadre forse erano tecnicamente più dotate.
Le principali competizioni internazionali contribuiscono principalmente alla crescita della popolarità del calcio femminile. Questo vale anche per la qualità?
La qualità del calcio femminile è aumentata notevolmente negli ultimi anni, non solo a livello europeo ma anche a livello italiano. Il gioco è diventato divertente. Personalmente preferisco il calcio che giocavano le ragazze anni fa, che era principalmente basato sulla tecnica. Ma ora il gioco è più aggressivo. Potrei dire che la componente maschile si è imposta, come in altri settori, dalla pallavolo al tennis. In ogni caso, guardando il finale dell’EP, ogni tifoso di calcio verrà da sé, anche quelli che sono un po’ più estranei alle donne.
In Italia il calcio maschile è molto più avanti di quello femminile. Perché il calcio femminile è molto più sviluppato in alcuni altri paesi?
Negli Stati Uniti, ad esempio, il calcio è uno sport esclusivamente femminile, ma quello maschile fatica a sfondare. Nei paesi del Nord, invece, lo sviluppo richiede un maggiore sviluppo della cultura sportiva. C’è una maggiore apertura, e la differenza decisiva la fa il sistema sportivo scolastico. In Italia non è ancora comune per le ragazze giocare a calcio, anche se anche qui le cose stanno cambiando. La Federcalcio ha lavorato molto su questo negli ultimi anni, ma i risultati dovranno aspettare ancora un po’. L’Italia non ha una nazionale cattiva, ma all’Europeo di quest’anno le mancava qualcosa. Mi riferisco qui a un approccio alquanto imperfetto e ad alcune assenze significative.
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