La voglia era grande, ma il gioco non era quello che gli sloveni, che hanno impressionato così tanto a Stožice, avrebbero voluto. L’Italia era una classe migliore, tatticamente impeccabile e non si concedeva sorprese. Ha dominato in tutti i set, ha sempre preso un buon vantaggio (5:1 nel primo set, 6:3 nel secondo, 5:0 nel terzo) e lo ha difeso più che sovranamente, non solo qualche problema nel terzo tratto, quando la Slovenia pareggia alle 17:17. Fu impreziosito da un’ottima organizzazione del gioco (Giannelli) e da un efficace attacco (Lavia 15 punti), mentre gli sloveni erano troppo nervosi, la partita non è iniziata e non è iniziata, ACCOGLIENZA non era il migliore. Ma dovremo dimenticare presto la sconfitta e sperare in un’impresa domenica, quando ci sarà un rivale per la medaglia di bronzo è stata vinta da un’altra nazionale eccezionale, il Brasile, battuto oggi in semifinale dalla Polonia.
“Niente ha funzionato per noi”
“Gli italiani hanno giocato molto bene, erano troppo forti, ma non abbiamo potuto fare niente. È dura quando sei dietro, ti avvicini, pareggia, ma il tuo avversario scappa comunque per Tre punti. Forse eravamo troppo nervosi. Vincere almeno un set ti darebbe più sicurezza e ti darebbe una possibilità per un capovolgimento. Adesso dobbiamo riposarci, la partita contro i brasiliani si giocherà domenica alle 18:00. Perché non puntare alla medaglia di bronzo,” questo è per Val 202 è stato informato dal bloccante Alen Pajenk.
Primo set (21:25): Cretu scommette su Ropret
Gli sloveni, con Gregor Ropret in posizione d’assist, non hanno aperto bene la partita, sono stati imprecisi in attacco, Cretu ha dovuto prendersi un minuto di pausa dopo 1:5, e a 1:7 Tonček Štern è stato sostituito da Rok Možič. Gli equilibri di potere si sono spostati, la Slovenia ha trovato la sua partita, è andata vicino al 7:8 e ha tenuto il pareggio per un po’, poi le rivali sono passate in vantaggio con 20:14 con grandi contropiede e un efficace attacco con un parziale di 5:1 Cretu ha cercato di fermare il loro assalto con un altro minuto di time out. I minuti sloveni sono seguiti ancora e hanno ridotto il tempo alle 17:20 e – dopo l’asso di Urnaut – alle 21:23, ma non c’è stata una svolta. L’Italia ha avuto il 55% di efficienza offensiva nel primo set.
Secondo set (20:25): gli sloveni hanno nuovamente inseguito l’Italia senza successo
L’Italia ha iniziato il secondo set con un muro riuscito, fermando Pajenko. La Slovenia è stata ancora una volta costretta a cercare rivali di altissima qualità. Un’azione paziente ed efficiente (ha concluso Cebulj) ha portato il pareggio a nove, si sono rianimati anche i tifosi sloveni (collezione ce ne sono più di 200) in Parte inferiore arene. Tine Urnaut (12:13) ha tenuto per un attimo l’equilibrio, poi l’Italia è scappata di nuovo a +3 e non si è lasciata andare fino alla fine del set.
Terzo set (21:25): la Slovenia ha eliminato lo svantaggio di cinque punti
Gli italiani sono entrati sovrani anche nel terzo set, fermando Čebulje con un triplo muro per 2:0 e persino aumentato il vantaggio a 5:0. Con Jan Kozamernik al servizio, gli sloveni hanno preso il ritmo (8:6). Con uno svantaggio di 13:10, Dejan Vinčić è entrato in gioco al posto di Ropret, che ha gestito un muro per ridurre il deficit a 14:12. Il livello del gioco italiano cala leggermente, gli sloveni pareggiano a quota 16 con un efficace contropiede.
Troppo padrone degli errori degli sloveni
I Blues erano sempre più nervosi, ma gli sloveni non potevano approfittarne. Alle 17:17 Kozamernik ha commesso un errore di servizio e nei due attacchi successivi Romano e Micheletto (17:20). Anche l’ultimo possibile asso di Cretu nel set, Tonček Štern, non si è ribaltato, il suo servizio è andato in rete e al 21:18 gli italiani erano già sull’orlo della vittoria, cosa che hanno confermato quando hanno subito la seconda palla finale . . Nel terzo set la Slovenia ha commesso fino a 12 errori, gli italiani solo tre.
Cinque set nella prima semifinale
Nella prima semifinale è in un’atmosfera straordinaria Parte inferiore Arena (oltre 11.000 tifosi) La Polonia guidata dall’allenatore Nikola Grbić ha fermato il Brasile con 3:2. La partita, che si è trascinata molto (così gli sloveni hanno iniziato la semifinale con l’Italia 20 minuti dopo, alle 21:20), è stata drammatica e nervosa con tanti errori e sostituzioni, ma le piccole cose sono state decisive. L’ultimo set si è concluso alle 15:12 dopo che la Polonia ha vinto gli ultimi tre punti.
Polonia in gioco per terzo titolo consecutivo
Un cazzo brilla con 24 punti, e per i brasiliani il ricevitore Ricardo Lucarelli ha segnato 18 punti (alla fine del quarto set si è infortunato e non è più rientrato in campo), mentre Leal (13 punti) non era di ottimo umore questa volta. Dopo cinque finali consecutive, il Brasile è rimasto in semifinale, e domenica la Polonia avrà l’opportunità di continuare un’interessante sequenza: nel 1998 gli italiani sono diventati campioni del mondo per la terza volta consecutiva, poi i brasiliani hanno vinto tre medaglie d’oro . di fila, domani potrebbero seguire questa strada i polacchi.
20° Campionato Mondiale di Pallavolo, Katowice, semifinali
Slovenia – ITALIA
0:3 (-21, -22, -21)
Slovenia: T. Štern 1, Pajenk 5, Kozamernik 5, Vinčić 1, Kovačič, Ropret 1, Urnaut 11, Čebulj 14, Možič 9.
Italia: Micheletto 9, Gianelli 3, Lavia 15, Galassi 5, Romano 12, Anzani Sette, recinare, Balasso.
POLONIA – Brasile
3:2 (23, -18, -20, 21, 12)
Un cazzo 24, Semeniuk 23, Sliwka 19, Bieniek Sette; Lucarelli 18, Leal 13, De Souza 12.
Una partita per 3° posto, domenica alle 18:00:
SLOVENIA – BRASILE
FINALE, domenica alle 21:
POLONIA – ITALIA
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