Grevio: Anche in Slovenia la violenza tra le quattro mura non incide sulla decisione sulla tutela



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Inoltre, secondo la legislazione slovena, la violenza domestica non ha alcuna influenza sulle decisioni relative al contatto tra il bambino ei genitori, conclusioni Grecia del rapporto pubblicato a metà giugno, riassunto al Consiglio d’Europa. Secondo loro, il gruppo di paesi con tale legislazione comprende anche Albania, Belgio, Italia, Monaco, Polonia e San Marino.

Come hanno ricordato, secondo la convenzione sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, la Convenzione di Istanbul, i paesi devono garantire che la violenza domestica sia presa in considerazione al momento di decidere in merito alla custodia dei figli e al contatto con i genitori. Secondo la loro spiegazione, ciò può essere fatto in diversi modi, ad esempio inserendo tale requisito nella legislazione o scambiando informazioni tra la polizia ei servizi sociali.

Secondo i risultati Grecia i giudici in Montenegro, Francia, Italia, Paesi Bassi, Portogallo e San Marino non controllano se i casi in questione comportano violenza domestica quando decidono l’affidamento e il contatto. Non effettuano autonomamente una valutazione del rischio, né la richiedono alle autorità, al fine di poter prendere una decisione su questa base nell’interesse superiore del minore.

In Serbia, la legislazione non riconosce il danno causato a un bambino dalla sua presenza nella violenza domestica, e in Polonia, queste conseguenze dannose per il bambino non vengono sistematicamente prese in considerazione quando si decidono i contatti, osserva il rapporto.

Al contrario, molti paesi europei riconoscono che i bambini che assistono alla violenza domestica subiscono gravi danni. In questi paesi è inoltre obbligatorio segnalare ai servizi competenti i casi sospetti e confermati di violenza domestica sui minori.

In Montenegro e in Italia, la violenza domestica di fronte ai bambini comporta pene più severe, mentre in Italia e nei Paesi Bassi la violenza contro le donne di fronte ai bambini è legalmente equiparata all’abuso sui minori. In Andorra e Montenegro, la violenza contro i bambini è trattata allo stesso modo della violenza contro di loro. Di conseguenza, dovrebbero godere dello stesso livello di protezione e sostegno ai sensi della legge.

La legislazione andorrana definisce vittime di violenza non solo le donne che ne sono state effettivamente vittime, ma anche i loro figli, affinché entrambi possano beneficiare di assistenza sociale, psicologica e medica.

Giuliano Presutti

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