Il colpo di testa del generale è stato trattenuto dallo spagnolo per 12 secondi John pedro Lopez (Trek-Segafredo). Jai Hindley (Bora-Hansgrohe), secondo nella classifica generale del Giro due anni fa, non è stato proprio il più forte nell’ultima salita, ma ha sfruttato la tattica dell’Ecuador Riccardo Carapaz (INEOS Granatieri), francese Romain Bardeta (Team DSM) e lo spagnolo michela Terra (Bahrain vittorioso).
Un chilometro prima della fine ha colto i tre più forti con un gruppo di altri tre corridori e in volata poi dalla prima posizione ha fatto un ottimo lavoro per la settima vittoria in carriera e la seconda della gara in Italia. portoghese Joao Almeida (UAE Team Emirates), quinto di tappa, si è avvicinato di più alla maglia rosa, che però è stata trattenuta da Lopez. La spagnola l’ha vestita dopo la quarta tappa dell’Etna, e prima che la Gira proseguisse era 12 secondi davanti ad Almeida. Lopez è stato coinvolto in uno sfortunato incidente domenica durante la sua ultima salita dopo una corsa per una posizione sulla via dell’olandese. Solo Oomenù (Jumbo Visma) sbatté la bottiglia d’acqua. Si è scusato dopo la gara, ma presto sarà sanzionato dagli organizzatori.
Per ora, però, rimane il leader assoluto. Bardet è terzo con 14 secondi di ritardo. Carapaz è un secondo indietro. Bardet e Carapaz hanno preso i posti rimanenti nella fase dei vincitori dietro a Hindley. Con una vittoria di tappa e secondi bonus, Hindley è ora quinto assoluto, con 20 secondi di ritardo. Tra i favoriti, la brutta giornata ha preso un graffio Simone Yates (BikeExchange-Jayco), che ha avuto problemi al ginocchio da quando ha scalato Ethno. Si arrese rapidamente al Blockhouse e rimase molto indietro. Ha concluso 11:15 minuti dietro il vincitore al 34 ° posto e ha perso la possibilità di vincere insieme.
All’inizio solo per sopravvivere, poi ha vinto
L’unico sloveno rimasto in gara Dome Novak (Bahrain Victorious) è stato a lungo assistente di Landi, ma alla fine ha ceduto ed è arrivato 41° con un tempo di 15:36 minuti.
“Non mi aspettavo esattamente una vittoria. Ero già in grossi guai nell’ultima salita. Dovevo sopravvivere meglio che potevo. Alla fine sapevo che dopo l’ultima curva sarebbe arrivato un aereo più corto… Volevo essere in testa e dare il massimo fino al traguardo. Ma ora sono qui “, ha detto il 26enne australiano Hindley sorridendo nella sua prima dichiarazione dopo il “Ho lavorato molto per tornare al meglio forma per il Giro dopo un 2021 meno buono. Sono senza parole in questo momento, è eccezionale”, ha aggiunto.
“Difficile accettare il secondo posto dopo uno sprint di gruppo così ristretto. Ho commesso un errore all’ultima curva. Non volevo dettare il ritmo della salita perché sapevo di dover mantenere le forze per lo sprint finale. Anche noi non ha collaborato al meglio in primo piano, tutti erano al confine, peccato, perché non si ha una grande opportunità di vincere ogni giorno”, ha detto il secondo Bardet dopo la fine.
Lunedì ci sarà una giornata di riposo dal Giro e martedì si correrà la decima tappa Pescara-Jesi (196 km).
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