Hirt sfuggì ai fuggitivi, Hindley un po’ più vicino a Carapaz

ceco Giovanni Hirt è stato il più veloce nell’impegnativa 16a tappa della corsa ciclistica attraverso l’Italia da Salò ad Aprica (202 km). Il 25enne ha festeggiato la vittoria del girone in fuga, mentre l’ecuadoriano è rimasto in maglia rosa per un soffio. Riccardo Carapazdopo essere stato avvicinato da un australiano Jay Hindley.

Per Hirt (Intermarché Wanty Gobert), 31 anni, si tratta della quinta vittoria in carriera da professionista, la terza quest’anno dopo due successi in Oman. Il ceco ha tagliato il traguardo con sette secondi di vantaggio sull’olandese Thymen Arensman (Team DSM), anche lui fuggito dal corpo principale per la maggior parte della giornata. Dietro i due migliori della tappa, i favoriti per la vittoria assoluta erano in lotta per il terzo posto ei secondi bonus. Con un distacco di 1 minuto e 24 secondi, Hindley (Bora Hansgrohe) ha superato Carapaz (Ineos Grenadiers) al fotofinish e ha preso quattro secondi bonus da lui.

La maglia rosa è rimasta però sulle spalle di Carapaz, che ha solo tre secondi di vantaggio su Hindley. Il terzo è sempre portoghese Joao Almeida (UAE Team Emirates), che ora sono indietro di 44 secondi. Gli si avvicinò uno spagnolo Michele Landa (Bahrain Victorious), sesto nella tappa e 59 secondi dietro Carapaz.

In una delle tappe più impegnative del Giro di quest’anno (5.250 metri di dislivello), è riuscito solo la seconda manche con più di 20 corridori sulla salita del Goletto di Cadino (19,9 km, 6,2%). Più avanti anche questo gruppo si è diradato e dopo la salita al Mortirola (12,6 km, 7,6%) sono rimasti solo sette ciclisti.

Novak lavora per Landa

È sullo sfondo Dominio Novak (Bahrain Victorious), unico sloveno rimasto in gara, ha servito come assistente del suo capitano Lando e ha dettato a lungo il ritmo del gruppo dei favoriti negli ultimi 40 chilometri. Ha rinunciato solo all’ultima salita a Santa Cristina (13,5 km, 8,0%) e ha concluso al 45° posto con un distacco di 31:23 minuti.

Insieme ai compagni ha preparato il terreno per uno scontro tra i migliori ed è stato il primo ad attaccare Lando. Fu seguito solo da Carapaz e Hindley. Tutti e tre ci hanno poi provato più volte, ma nessuno è riuscito a scrollarsi di dosso i diretti avversari nella lotta per la maglia rosa nel tratto più impegnativo della salita e poi nella discesa verso l’Aprica.

Mercoledì ci sarà la 17a tappa da Ponte di Legna a Lavarone (168 km) con due salite molto impegnative negli ultimi 50 km.

Joachim Femi

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