I generosi sussidi sono una delle ragioni principali dei deficit record



Il volume delle costruzioni in Italia è aumentato grazie ai sussidi, anche il deficit. Foto: Reuters

L’Istituto statistico italiano ha ora calcolato che i sussidi alla costruzione hanno avuto un impatto significativo sui disavanzi di bilancio record degli ultimi anni. Nonostante la crescita economica che hanno incoraggiato, i sussidi erano troppo alti.

50% per ristrutturazioni, 65% per investimenti ad alta efficienza energetica e fino al 110% per involucri di isolamento termico degli edifici. Tutti questi sussidi sono concessi dallo Stato, soprattutto durante il periodo del Primo Ministro Giuseppe Conte – introdotto sotto forma di agevolazioni fiscali, che – al netto della provvigione – potrebbero essere rimborsate anche immediatamente, o come rimborso da parte dell’impresa costruttrice o come versamento da parte della banca.

L’anno scorso e l’anno prima, questi “bonus” hanno aumentato di un decimo all’anno il volume delle costruzioni italiane – e di conseguenza hanno influito anche sulla crescita del prodotto interno lordo: un totale del 3,7% l’anno scorso. Quindi va tutto bene? Per niente.

Il volume delle sovvenzioni che lo Stato è ora obbligato a versare ai beneficiari ha raggiunto i 110 miliardi di euro ovvero il 6% del Pil, la metà in più rispetto alle proiezioni degli ultimi due governi. L’attuale governo di Giorgia Meloni ha quindi limitato severamente l’accesso a metà febbraio.

E, cosa ancora più importante: secondo i calcoli dell’Istat, coordinati con Eurostat, i sussidi sono stati una delle principali cause degli eccezionali disavanzi di bilancio degli ultimi tre anni. Nel 2020 doveva essere del 9,7%; ma il deficit ha raggiunto anche il 9% del prodotto interno lordo nel 2021, e intorno all’otto anche lo scorso anno.

Il fatto che il valore statistico superi la stima del governo di 2,4 punti percentuali è particolarmente sorprendente per l’anno passato. Significa che è così che sono i ministri Mario Draghi mentre Giorgie Meloni ha gestito il bilancio dello Stato “incrociando le dita”.

Joachim Femi

"Pop culture enthusiast. Coffee expert. Bacon nerd. Humble and annoying communicator. Friendly gamer."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *