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17 novembre 2022, 13:05
La polizia italiana ha arrestato diversi presunti contrabbandieri in Sicilia, ritenuti coinvolti nel traffico di migranti dall’Africa all’Italia.
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Si ritiene che il gruppo criminale stia trasportando migranti da varie località della costa tunisina attraverso il Mar Mediterraneo verso la Sicilia in diversi piccoli motoscafi.
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La polizia italiana ha arrestato diversi sospetti contrabbandieri in Sicilia. Si ritiene che undici tunisini e sette italiani siano stati coinvolti nel traffico di migranti dall’Africa all’Italia, hanno annunciato oggi le autorità della città di Caltanissetta. A 12 sospetti contrabbandieri sono stati ordinati di essere arrestati, gli altri sei sono in arresto domiciliano, riferiscono le agenzie di notizie straniere.
Si ritiene che il gruppo criminale stia trasportando migranti da varie località della costa tunisina attraverso il Mar Mediterraneo verso la Sicilia in diversi piccoli motoscafi. Secondo la polizia, sono stati trovati per la prima volta nel febbraio 2019 nel porto di Gela, nel sud dell’Italia, quando una delle barche affondò lì.
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I migranti attraversano il Mar Mediterraneo verso l’Italia su barconi sovraffollati.
Tra tre e cinquemila euro
Secondo la polizia, il viaggio in barca con 10-30 persone è durato circa quattro ore e gli indagati avrebbero addebitato a ciascun migrante tra i 3.000 e i 5.000 euro. Il gruppo operava da Niscemi, dove collaborava con un appaltatore che forniva a migranti e scafisti contratti di lavoro che ne giustificassero la permanenza in Italia.
Da Wiretaps sembra che i contrabbandieri fossero pronti a sbarazzarsi dei migranti in alto mare anche se i motori delle loro barche si sono rotti.
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