Il governo italiano, in collaborazione con i Länder, sta preparando un piano per garantire l’approvvigionamento idrico a fronte di una prolungata siccità. Lo ha detto ieri il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna. Il piano prenderebbe in considerazione l’intera catena, dai serbatoi agli utenti finali e alle condutture idriche. L’investimento iniziale è di un miliardo di euro, ma potrebbe comunque essere aumentato e formalmente il progetto potrebbe partire a luglio.
Il governo può dichiarare lo stato di emergenza, che alcuni Paesi chiedono da tempo. Qu’il y ait des conditions pour cela, selon le secrétaire d’État au ministère de la Santé Andrea Costa, la demande d’un état de crise est également ressortie de la session d’hier de la Conférence des terres, qui se poursuivra Oggi.
Il governo sta valutando anche un decreto sugli aiuti all’agricoltura e ai Paesi più colpiti, ha detto il sottosegretario al ministero delle Politiche agricole Gianmarco Centinaio, mentre il ministro dell’Ecologia Roberto Cingolani si è detto preoccupato per il funzionamento degli impianti idroelettrici per mancanza d’acqua. Secondo i principali operatori del Paese, finora non si sono registrate critiche di rilievo. Sarebbe necessaria una rete di bacini più piccoli, perché in Italia si perde l’89% dell’acqua piovana ogni anno, avverte l’associazione Coldiretti. Alla Confederazione degli agricoltori italiani, la CIA stima che ci sarà il 30% di grano in meno nel centro nord Italia.
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