Il ministro italiano sconvolge l’opposizione: “Riporta l’Italia ai tempi del fascismo”

Il ministro italiano dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha suscitato una forte reazione dell’opposizione con la sua dichiarazione sull’immigrazione. Come ha detto, la migrazione non è la soluzione ai problemi demografici dell’Italia, il cui tasso di natalità ha raggiunto un livello record lo scorso anno.

Ministro italiano dell’agricoltura Francesco Lollobrigido, cognato del primo ministro Giorgio Meloni, ha avvertito di una “sostituzione etnica della popolazione” in Italia a causa della migrazione e ha scatenato una feroce reazione da parte dell’opposizione.

Lollobrigida, uno dei principali politici del partito di destra Fratelli d’Italia sotto la guida del premier Meloni, ha anche detto in un discorso al congresso della confederazione sindacale CISAL a Roma che “non si possono favorire le nascite convincendo le persone a passare più tempo in casa perché rafforza le relazioni”. .

La strada giusta, ha detto, è creare una prosperità che permetta alle persone di lavorare e avere una famiglia, e aiutare le giovani coppie a trovare lavoro. “Non dobbiamo cedere all’idea della sostituzione etnica: gli italiani hanno meno figli, quindi li sostituiamo con altri. Non è la strada giusta”, ha detto il nipote della compianta attrice italiana Gina Lollobrigida.

Opposizione: le parole del ministro riportano l’Italia ai tempi del fascismo

Leader del Partito Democratico all’opposizione di centrosinistra Elly Schlein ha fortemente criticato la sua dichiarazione e ha ritenuto che le parole del ministro somigliassero alle opinioni sulla supremazia bianca e riportassero l’Italia ai giorni del fascismo.

“I commenti del ministro sono disgustosi e inaccettabili per qualcuno al suo posto. Ci riportano agli anni ’30”, ha detto Schlein. Ha espresso l’auspicio che il presidente del Consiglio Meloni e il governo prendano le distanze da queste dichiarazioni, “rilasciate proprio il giorno della visita del presidente Sergio Mattarella all’ex campo di concentramento tedesco di Auschwitz”.

“Non è degno del suo incarico il Ministro che fa riferimento alla pseudodottrina della sostituzione etnica quando affronta la questione grave e centrale del calo delle nascite. Credo non ci sia altro da dire. Mi vergogno di lui”, ha scritto su Twitter il senatore socialista. Filippo Sensi.

Quest’anno sono arrivati ​​in Italia circa 32.700 clandestini, contro gli 8.400 dello stesso periodo dell’anno scorso, e per far fronte al loro numero elevato il governo ha dichiarato la scorsa settimana lo stato di emergenza di sei mesi.

L’Istat ha annunciato a fine marzo che lo scorso anno in Italia era stato registrato un numero record di nascite. Sono nati circa 393.000 bambini, mentre il bilancio delle vittime è stato quasi il doppio a 713.000.Di conseguenza, la popolazione italiana è scesa sotto i 59 milioni l’anno scorso e si è ridotta di quasi un milione di persone.

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Agnese Alfonsi

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