Il Vaticano restituirà alla Grecia i resti del Partenone



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Il tempio ateniese dell’Acropoli, costruito nel V secolo a.C., è dedicato alla dea Atena.

I resti del famoso antico tempio dell’Acropoli di Atene sono stati finora esposti ai visitatori dei Musei Vaticani, che avrebbero acquisito i pezzi di marmo del tempio nel XIX secolo, secondo l’agenzia di stampa tedesca dpa.

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Gran Bretagna e Grecia hanno deciso di incontrarsi per la restituzione delle statue del Partenone

La restituzione dei resti del Partenone è stata a lungo oggetto di dibattito tra Atene e altri Paesi del mondo.

Nel giugno di quest’anno, parte della decorazione, che in precedenza era stata nella collezione archeologica dell’ex console britannico sull’isola italiana di Sicilia, è tornata in Grecia.

La disputa centrale non è con l’Italia, ma con la Gran Bretagna
Inoltre, il governo greco sta negoziando da tempo con il British Museum di Londra per la restituzione del fregio del Partenone ivi esposto. Da decenni la Grecia chiede la restituzione dei marmi di Elgin, parti del fregio del Partenone, che dal 1816 appartengono al British Museum di Londra. Mentre la Grecia e l’Italia collaborano da tempo per restituire gli oggetti del patrimonio culturale, la Gran Bretagna si è rifiutata di restituire i famosi marmi. 65 dei 96 pezzi originali del fregio sono ancora a Londra.

Nel 2009, la Grecia ha costruito un nuovo museo per conservare parti del fregio nell’originale, con copie in gesso che sostituiscono le parti mancanti. Da quando ha dichiarato la sua indipendenza nel 1832, la Grecia ha regolarmente richiamato la sua richiesta di restituzione del patrimonio culturale. La posizione britannica è che Elgin abbia acquistato le statue in base a un trattato valido con l’Impero Ottomano e che siano comunque un “patrimonio comune”.

Sempre più paesi stanno restituendo manufatti contestati al loro paese di origine
A seguito delle crescenti critiche alle istituzioni europee e nordamericane per essersi aggrappate al bottino di guerra e incarnare l’avidità colonialista, sempre più di loro stanno restituendo manufatti controversi acquisiti ai loro paesi di origine. In Gran Bretagna, un tale esempio sono anche le statue di bronzo del Benin, che furono saccheggiate dall’esercito britannico in Africa nel 1897.


Foto: Reuters
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L’Acropoli, visibile da quasi ogni punto di Atene, sorge a 150 metri sopra la valle di Ilissos. Dal 1987 è nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Sotto la direzione di Pericle, che governò Atene durante l’età dell’oro (regnò approssimativamente tra il 461 e il 429 a.C.), iniziò una grande costruzione sull’Acropoli. Nel V secolo a.C. nmš. prese la sua forma definitiva – costruirono i Propilei – l’ingresso pomposo dell’Acropoli, il tempio di Atena Nike, il tempio dell’Eretteo (i quattro monumenti culturali elencati sono stati conservati fino ad oggi), il tesoro , tanti piccoli santuari dedicati a gli dei di cui gli antichi greci si fidavano così tanto, il teatro e, naturalmente, il tempio del Partenone, in cui si trovava una gigantesca statua della dea Atena.

Joachim Femi

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