“Con questa mostra voglio soprattutto presentare parte della nuova ondata della pittura figurativa italiana”, ha detto in apertura della mostra collettiva. Giardino all’italiana: le nuove tendenze della pittura italiana Spiegare Antonio Grulli, curatore indipendente e critico d’arte bolognese, con il quale hanno collaborato alla progettazione di questa installazione nella galleria Vžigalica di Lubiana. “Negli anni ’90 del secolo scorso la pittura nel nostro Paese è entrata in una grave crisi: gli artisti hanno preferito puntare sulla fotografia, le installazioni, il video, la performance, insomma tutti i tipi di linguaggio visivo, non solo la pittura”. Come lui stesso dice, ciò iniziò a cambiare prima di un buon decennio, a volte sotto l’influenza delle accademie d’arte di Venezia, Milano e altrove, ma anche grazie ad alcuni eminenti autori della vecchia generazione, che agirono come una sorta di innesco energetico consentendo un risveglio del dipinto.
Tra tradizione e modernità
“Negli ultimi anni si è progressivamente formata una nuova generazione di pittori, nata negli anni ’80 e ’90, che attualmente sta vivendo il suo massimo boom creativo”, aggiunge Grulli. “Questi artisti e gruppi artistici sono sparsi in tutto il paese, si possono trovare nelle grandi città così come nei piccoli paesi e nelle campagne – la scena è davvero vivace e diversificata, c’è un continuo scambio tra artisti che spesso formano forti informazione della comunità, influenze reciproche e persino la creazione di nuove scuole”. Ha cercato di catturare questa rinascita della pittura italiana nel titolo della mostra – giardino all’italiana è un termine rinascimentale per l’abbellimento, che riecheggia anche il legame con la tradizione artistica italiana. «Certo, in questo caso, il giardino è più uno spazio mentale che fisico – ma l’Italia di oggi, segnata da una fioritura artistica, è infatti come un grande e rigoglioso giardino dove culture pittoriche diverse si incontrano e si ‘arricchiscono’.
La mostra comprende le opere di sei pittori figurativi che, secondo Grulli, rispecchiano almeno in parte la diversità dell’attuale produzione italiana; questi sono Paola Angelina, Alessandro Fogo, Diego Gualandris, Iva Lulashi, Roberto de Pinto e Madeleine Tesser. “Si tratta di artisti che si ispirano alle linee guida della pittura moderna oltre che ai maestri medievali e rinascimentali”, spiega il curatore. “Hanno in comune un’atmosfera fluttuante intessuta di ricordi e sogni, e ognuno di loro si distingue anche per una riconoscibile individualità stilistica e un atteggiamento creativo personale maturato”. Giardino all’italiana sarà esposto nella Galleria Vžigalica fino all’11 settembre.
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