In Italia, un registro speciale per i veicoli immatricolati all’estero

Proprietari, proprietari terrieri o utilizzatori di veicoli immatricolati all’estero, attenzione! Dal 21 marzo i proprietari o utenti di veicoli immatricolati all’estero devono iscrivere il proprio veicolo in un apposito registro pubblico dei veicoli esteri (Pubblico Registro dei Veicoli Esterni o Reve).

Come riporta il portale online Trend, il registro Reve è stato inserito nel codice della viabilità ex articolo 2 della Legge n. 238 del 23 dicembre 2021, che conteneva l’art. 93-bis e modificato articolo n. 132. La nuova disciplina riguarda auto, moto e rimorchi immatricolati all’estero, ma circolanti sul territorio italiano. D’ora in poi i veicoli citati dovranno essere iscritti al registro Reve se i proprietari desiderano continuare ad utilizzarli in Italia. I cittadini stranieri che immigrano in Italia devono immatricolare il proprio veicolo entro tre mesi, mentre i cittadini stranieri con residenza permanente all’estero che si recano in Italia con un veicolo straniero hanno più tempo per farlo – un anno. Questo è il tempo massimo in cui potranno circolare nel Paese in base alla registrazione nel Paese di origine e secondo le convenzioni internazionali ratificate dall’Italia. I cittadini italiani dovranno inoltre immatricolare un veicolo con targa straniera.

L’iscrizione obbligatoria di un veicolo al registro Reve si applica anche ai frontalieri che guidano un veicolo immatricolato all’estero. In questo caso il veicolo deve essere immatricolato entro 60 giorni dalla data di acquisto. Se l’auto è guidata da un’altra persona, ad es. il coniuge o il coniuge del proprietario, o chi ha un contratto di locazione o noleggio, deve immatricolare il veicolo entro 30 giorni e fornire anche la documentazione relativa all’uso. Vale, ad esempio, per contratti di noleggio o noleggio o accordi scritti sull’uso del veicolo.

Vi sono però anche delle eccezioni: sono esentati dall’iscrizione obbligatoria all’albo i cittadini con residenza permanente nel comune di Campione d’Italia, altro personale civile e militare operante all’estero e il personale delle forze armate e di polizia operante all’estero. Sono esentati dall’iscrizione anche i membri della famiglia dei proprietari. utenti e lavoratori che hanno la residenza permanente in Italia da più di 60 giorni e guidano veicoli immatricolati nella Repubblica di San Marino e sono dipendenti di aziende con sede in questo Paese.

Chi non rispetta tale obbligo e viene sorpreso senza la documentazione e il certificato adeguati durante un eventuale sopralluogo rischia anche multe elevate che vanno da 400 a 1.600 euro. Per l’immatricolazione sarà necessario presentare idonea documentazione sulla proprietà o sull’uso del veicolo e la giustificazione della circolazione nel territorio italiano. Sarà necessario specificare se il conducente ha la residenza permanente all’estero o è un lavoratore frontaliero. Sarà inoltre necessario fornire informazioni sul proprietario e utente del veicolo, sul tipo di proprietà (ad esempio uso, locazione o noleggio), documentazione sull’acquisto del veicolo, residenza permanente, eventuali modifiche, ecc. Per iscriversi è necessario recarsi presso uno degli uffici del Registro delle Auto Pubbliche (Pubblico Registro Automobilistico o PRA) o recarsi allo Sportello Telematico dell’Automobilista (Sportello Telematico dell’Automobilista), inoltre l’Automobile Club Italiano Aci è a disposizione per maggiori informazioni. Al termine, il proprietario del veicolo riceverà anche un codice QR contenente le informazioni sul veicolo, che dovrà essere installato sull’auto.

Edoardo Romano

"Comunicatore freelance. Praticante web hardcore. Imprenditore. Studente totale. Ninja della birra."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *