Attilio Fontana nonostante le accuse di aver guidato in modo insoddisfacente la Lombardia di dieci milioni di persone durante la pandemia, ha vinto un secondo mandato come presidente della regione, considerata il motore economico dell’Italia, con il 55% dei voti. La coalizione di tre partiti di destra che lo hanno sostenuto avrà anche una schiacciante maggioranza in consiglio regionale. Il Partito del Primo Ministro Giorgio Meloni Fratelli d’Italia ha ottenuto nove punti percentuali in più di voti rispetto al partito capostipite di Fontana, la Lega, anche se la Lombardia era vista come una delle sue roccaforti.
L’opposizione ha proposto due candidati diversi: anche la somma dei voti ottenuti insieme non avrebbe portato loro la vittoria.
Così è stato nel Lazio. Mentre il Partito Democratico e i Liberali del Terzo Polo ne hanno sostenuto uno, il Movimento Cinque Stelle ha offerto un altro candidato. Anche in questo caso il totale dei voti sarebbe troppo basso per la vittoria del candidato apartitico della coalizione di destra Francesco Rocca – Il 54% dei voti era per lui. Il Lazio diventa così il quindicesimo su un totale di venti terre italiane governate dalla destra.
Il risultato delle elezioni in Lombardia e nel Lazio rafforza il successo ottenuto dalla coalizione di destra guidata da Giorgia Meloni alle elezioni nazionali di settembre, nonché l’attuale debolezza dell’opposizione disunita e la debolezza del Partito Democratico, che dovrebbe ottenere una nuova leadership alla convention alla fine del mese. Le elezioni hanno mostrato anche la stanchezza degli elettori, poiché solo il 40% ha votato.
Il prossimo andrà ai seggi elettorali in Friuli-Venezia Giulia il 2 aprile.
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