“Insistiamo nel sostenere le organizzazioni non governative che aiutano i migranti”

“Gli enti di beneficenza che salvano i migranti nel Mediterraneo svolgono un ruolo chiave nel salvare vite umane”, ha affermato il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock.

“Le organizzazioni di beneficenza che salvano i migranti nel Mediterraneo svolgono un ruolo chiave nel salvare vite umane”, ha detto giovedì il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock durante la visita del suo omologo italiano Antonio Tajani. In questo modo ha difeso il fatto che Berlino finanzia queste organizzazioni, cosa che Roma ha recentemente espresso con sorpresa in una denuncia.

Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha scritto una lettera al cancelliere tedesco Olaf Scholz per esprimere il suo sgomento per il fatto che il governo tedesco ha deciso di fornire finanziamenti ingenti alle ONG che aiutano i migranti senza coordinarsi con il governo italiano.

Secondo il Ministero degli Esteri tedesco, il Parlamento di Berlino ha approvato un finanziamento compreso tra 400.000 e 800.000 euro per due progetti legati ai migranti. Secondo Meloni sarebbe meglio se la Germania spendesse questi fondi in patria.

Baerbock ha sottolineato che il governo tedesco insiste nel sostenere le organizzazioni non governative che aiutano i migranti nel Mediterraneo, perché si tratta di salvare vite umane. Come ha affermato, queste organizzazioni sono impegnate a “contrastare le morti nel Mediterraneo con l’umanità”, riferisce l’agenzia di stampa francese AFP.

“La questione della migrazione deve essere affrontata attraverso un’azione strategica a livello europeo e attraverso investimenti significativi dell’UE nel continente africano”.

Antonio Tajani,
Ministro degli Affari Esteri italiano

“L’azione europea è necessaria e nessun Paese può essere lasciato a se stesso”, ha sottolineato Tajani in una conferenza stampa congiunta, aggiungendo che “è necessario impedire ai trafficanti di esseri umani di sfruttare economicamente le persone in fuga dalla povertà e dalle malattie.

“La questione migratoria deve essere risolta attraverso misure strategiche a livello europeo e attraverso investimenti significativi dell’Ue nel continente africano”, ha aggiunto il ministro degli Esteri italiano.

Quest’anno l’Italia si trova ad affrontare un’ondata migratoria record. Secondo i dati del Viminale di Roma, dall’inizio di quest’anno sono arrivate nel Paese più di 130.000 persone, rispetto alle circa 68.200 dello stesso periodo dell’anno scorso.

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Agnese Alfonsi

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