Italia indignata per l’accusa del ministro francese delle Migrazioni



Foto: Reuters

I rapporti tra i governi dei vicini transalpini sono così tornati tesi e la Francia annuncia ancora una volta il rafforzamento dei controlli alle frontiere con l’Italia.

“In Francia assistiamo a molti arrivi di rifugiati, soprattutto minorenni, perché la sig. Melonio il suo governo di estrema destra, scelto dai suoi amici Marino Le Pen, non è in grado di risolvere il problema dei migranti, motivo per cui infatti è stata eletta. Infatti, la situazione politica sia in Libia che in Tunisia è tale che molti minori fuggono da questi paesi lungo l’Italia, incompetente nella gestione dei flussi migratori. » Darmanin ha detto ieri in un’intervista alla radio RMC.

Tempestose le reazioni a Roma. Ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani immediatamente annullata la visita odierna a Parigi, perché Darmanin aveva offeso l’Italia – anche se la visita programmata aveva lo scopo di eliminare le conseguenze di precedenti contenziosi tra i governi di Giorgia Meloni e Emanuele Macronrelative ai rifugiati.

È stato seguito da altri rappresentanti della coalizione e anche della riva sinistra Giuseppe Conte ha detto che criticare il governo di Giorgia Meloni è compito dell’opposizione italiana, non del ministro francese.

I rapporti tra Roma e Parigi rimangono quindi politicamente tesi, e diversi fattori lo spiegano. Il ministro Darmanin è principalmente sotto costante pressione dell’opposizione di estrema destra francese, che accusa il governo Macron di non essere in grado di fermare il flusso secondario di disertori dall’Italia.

Joachim Femi

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