Italia, occasione mondiale. Assalto agli All Blacks

La squadra dello Stadio Olimpico di Lione, 21 Rai Due e Sky Sport Uno, affronta il nostro più grande incubo (non solo il nostro eroe per la verità): gli All Blacks. Contra di loro non ci ha regalato molto vino e, in particolare ai Mondiali, in quattro occasioni abbiamo avuto cinque volte coriandoli con uno scarto superiore ai 60 punti. In solitaria nel 1991, durante i Mondiali organizzati dall’Inghilterra, si rigioca e si passa anche da 31 a 21. Per l’epoca della stagione dei Mondiali è anche uno 0 a 0, nel 2019 in Giappone, ma è un annullato gioco e decide su un tavolino (2 punti per prova) per il momento dell’Hagibis typone. E questa volta i pronostici non suonano nel nostro gioco, ma tutta questa speranza flessibile sembra essere benvenuta nel gruppo brillante.

Abbiamo sottolineato che non avevamo tempo per la trasgressione, che il giovane e i nostri giocatori non potevano ancora subire traumi dall’impatto sulla comunità neozelandese. Parole di conforto sono arrivate dall’allenatore della difesa di Tutti Neri: “Abbiamo studiato il contesto dell’Italia e abbiamo visto che c’è una grande velocità per uscire dalla partita. Poi sappiamo che la tecnica dei giocatori ha sicuramente migliorato la specie in campo”. attaccano.”

Sento che i nostri avversari hanno più da dire di quelli precedenti. Certo sano di non poter sbagliare la partita. I dolciumi per gli esseri umani significano che possono essere eliminati a livello globale. Adesso da questo punto di vista abbiamo meno pressioni, abbiamo una chance con la Francia, ci affronteremo il 6 ottobre qui. Gli All Blacks hanno allenato i fenomenali fratelli Barrett e sono in campo (uno in seconda fila, uno al centro e uno all’estre), supportati da un cerchio di mediani degli Oscar: Aaron Smith (n. 9) e Mo’unga (n. n. .dieci).

Ma quale parte di questa cosa è effettivamente possibile per l’Italia? La Nuova Zelanda ha il suo standard medio, praticamente nullo. Qualunque sia l’aspettativa di vita, è a condizione che ci si goda costantemente la parte ciclistica e che il nostro appuntamento sia al 100% (meglio a 110?%) per 80 minuti. Certamente la prima linea sarà caliamata con uno sforzo sorumano e la nostra seconda dovrà impare a… volare. Se avrò tavolozze giocate in quantità sufficiente per il riposo fondamentale, spero che i nostri amici di Stop Sharing (Ioane e Capuozzo) facciano il miracolo. Per il resto della vita, vita e vita ancora… lucidità politica. Per i distributori del gioco, Garbisi e Allan, una grande responsabilità e la possibilità di aprire la porta del paradiso.

Edoardo Romano

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