Il Ministero degli Esteri sloveno ha condannato oggi la profanazione dei monumenti dedicati ai partigiani e antifascisti sloveni e italiani caduti nei pressi di Roma e Trieste, alla vigilia della Festa della Liberazione in Italia. Allo stesso tempo ha espresso la speranza che le istituzioni italiane competenti rintraccino i responsabili e adottino misure adeguate.
Come ha sottolineato oggi il Ministero sul social network X, si tratta di atti di vandalismo inaccettabili e in totale contraddizione con i valori europei fondamentali della dignità umana, della libertà e della democrazia.
Allo stesso tempo, il Ministero ha sottolineato l’importanza di una cultura della memoria rispettosa e globale, alla quale la Slovenia aspira costantemente nei suoi rapporti con la vicina e amica Italia.
Mercoledì, nel Parco della Rimembranza vicino a Roma, ignoti hanno profanato il monumento ai caduti partigiani e antifascisti, lì fucilati dai soldati italiani su ordine di uno speciale tribunale fascista. La targa commemorativa riporta anche i nomi di nove partigiani sloveni catturati durante la battaglia di Nanos il 18 aprile 1942. Nella foto pubblicata da Primorski dnevnik sul suo sito web, si vede che sul monumento hanno scritto in rosso “partigiani , stupratori, assassini”. Danneggiarono anche l’arco trionfale della piazza vicina.
Sempre mercoledì ignoti hanno profanato a Trieste anche il monumento dedicato ai caduti della lotta di liberazione nazionale a Škedanje, San Pietroburgo. Anna e Kolonkovac. In nero, sul monumento hanno scritto in italiano “25 aprile Giornata nazionale di lutto”. Il 25 aprile è il giorno della liberazione dal nazifascismo in Italia.
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