La manifestazione per la chiusura della base asfaltata di Vrtojba è stata sostenuta dal presidente del paese, erano presenti anche un gran numero di attivisti provenienti da Lubiana e dall’Italia

“Chiediamo che venga fermato il principale inquinatore del nostro ambiente!” Questo è stato il messaggio principale della manifestazione odierna fuori dalla base asfaltata di Vrtojba, dove si sono radunati tra i 150 ei 200 manifestanti.

Qualche tempo fa, i residenti di Vrtojben hanno iniziato a mettere in guardia contro la cottura dell’asfalto nelle immediate vicinanze delle loro case, motivo per cui 4 anni fa è stata costituita un’iniziativa civile. Il suo leader Miloš Nemec dice: “Questo caso è stato discusso per 40 anni, non solo negli ultimi 4 anni. In questo periodo ci siamo organizzati e ci siamo detti che andremo fino in fondo, fino alla chiusura. Ci riusciremo perché ci crediamo e sono convinto che non può essere così.”

La base in asfalto di Vrtojba non ha né documentazione edilizia né di protezione ambientale, come sottolineato anche dal sindaco Milan Turk: “Il dispositivo, che è stato eretto intorno al 1975, non può più funzionare nemmeno dal punto di vista delle normative ambientali. Anche i sopralluoghi affermano che non necessita di autorizzazione ambientale, nonostante la capienza che ha. C’è qualcosa di incomprensibile allo stato attuale e certamente indica che il paese non ha un ordine adeguato in questo settore.’

Cosa dicono i locali di tutto questo? “Abbiamo deciso di venire al raduno per spostare la base in asfalto da Vrtojba, perché ci sono parecchi malati di cancro nelle case circostanti a causa di questo e perché l’intero villaggio puzza a causa del fumo emesso dalla macchina”.

La suddetta puzza è presente anche nella vicina Italia, motivo per cui i sostenitori di EKA Štandrež e Lega Ambiente Gorizia sono elencati come organizzatori della manifestazione: “Ci chiediamo anche cosa si nasconda nel fetore. Come ho scritto sullo striscione, sicuramente non sono violette.”

Erano presenti anche alcuni attivisti di Lubiana: “Crediamo che i residenti locali conoscano i loro problemi e vogliamo sostenerli nella loro lotta e vogliamo che ottengano la giustizia che meritano per le loro vite nell’ambiente locale”.

Anche il presidente del paese, Nataša Pirc Musar, ha dato il suo sostegno ai residenti, ma non ha potuto partecipare alla manifestazione. Riunì quindi eletti locali e consiglieri comunali. Dal Movimento Svoboda Dušan Bremec: “Dopo tutto, nel programma elettorale abbiamo lo sgombero della base asfaltata di Vrtojba. Quest’ultimo distrugge la salute degli abitanti che vivono qui”.

Difficile prevedere quale sarà l’esito, in quanto non siamo ancora riusciti ad avere una dichiarazione da parte di CPG Kolektor, ma proveremo sicuramente a farlo nei prossimi giorni.

Giuliano Presutti

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