Le autorità russe hanno rifiutato di estendere il visto alla giornalista olandese Eva Hartog, collaboratrice di lunga data del settimanale indipendente olandese De Groene Amsterdammer e corrispondente da Mosca del portale di Bruxelles Politico. La scorsa settimana, il ministero degli Esteri russo le ha concesso sei giorni per lasciare il Paese, cosa che ha fatto.
La giornalista di origine russa, che ha vissuto a Mosca per dieci anni ed è stata, tra l’altro, caporedattore del quotidiano Moscow Times, ha annunciato oggi, secondo il servizio di Today’s Politico, di essere stata informata solo dal Ministero degli Affari Esteri russo che la decisione è stata presa dalle autorità competenti, con i suoi recapiti, ma non l’hanno informata.
Nel frattempo, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha dichiarato all’agenzia di stampa russa Tass che Hartog, 35 anni, era accreditato come giornalista solo per il settimanale De Groene Amsterdammer e non per Politica. Secondo lei, l’anno scorso ha pubblicato solo cinque articoli, il che “di per sé solleva interrogativi sui reali scopi delle sue attività”. Ha anche aggiunto che nel marzo dello scorso anno ha scritto in uno degli articoli che voleva lasciare la Russia, da dove poi è partita e non è stata in Russia fino alla fine dell’anno, riferisce l’agenzia di stampa italiana Ansa.
Il direttore del portale di Bruxelles Jamil Anderlini, che ha confermato oggi che Hartog aveva già viaggiato sano e salvo da Mosca, ha espresso il suo disappunto per la decisione delle autorità russe, ma ha sottolineato che ciò non toglie nulla al fermo impegno del Politico nel continuare a monitorare i lavori del governo russo e della sua guerra in Ucraina. Ha espresso la speranza che Eva Hartog e Politico tornino presto a Mosca e continuino la loro copertura imparziale della politica russa.
Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio dello scorso anno, i giornalisti stranieri hanno dovuto richiedere nuovamente visti e accreditamenti giornalistici ogni tre mesi. Prima della guerra, dovevano farlo una volta all’anno, secondo Politico.
Il portale sottolinea inoltre che Hartog è il primo giornalista straniero residente in Russia ad essere espulso dal Paese dalle autorità russe dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina.
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