L’Italia attribuisce il crescente numero di disertori alle attività di Wagner in Africa



Torna ad aumentare il numero dei rifugiati che arrivano in Italia. Foto: Reuters

“L’aumento esponenziale delle migrazioni dalle coste africane è anche per lo più parte di una chiara strategia di guerra ibrida portata avanti dal gruppo Wagner (…) utilizzando la sua grande influenza in alcuni paesi africani”, ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto. Allo stesso tempo, ha avvertito che l’immigrazione incontrollata e continua sta diventando un mezzo per colpire i Paesi più esposti, in particolare l’Italia, e le loro scelte geostrategiche.

Lo ha sottolineato anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Durante una visita in Israele, ha detto che Rome era preoccupata per il fatto che molti disertori provenissero da aree controllate dal gruppo Wagner.

Poco dopo è intervenuto il presidente del Consiglio Giorgio Meloni. “Non è giusto lasciare che il gruppo di mercenari russi Wagner si scateni in Africa, costringendo i profughi a cercare di raggiungere l’Italia, ha sottolineato durante la presentazione del libro su Papa Francesco.

Secondo i dati del Viminale di Roma, finora quest’anno sono sbarcati sulle coste italiane più di 20.000 rifugiati, rispetto ai circa 6.000 contemporaneamente nel 2022 e nel 2021. La maggior parte di loro compie il pericoloso viaggio attraverso il Mediterraneo. Mare del Nord Africa a barche sovraffollate, e molti perdono la vita nel processo.

Il gruppo Wagner, guidato da Yevgeniy Prigozin, è attivo in Ucraina, ma ha anche una crescente influenza in Africa. Negli ultimi anni si è affermata soprattutto nella Repubblica Centrafricana e in Mali.

Joachim Femi

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