Dopo la stagione regolare della Nations League, i pallavolisti sloveni sono ad un passo dal primo posto. Nell’undicesima partita hanno vinto per la decima volta, la decima vittima è stata l’Italia, campione del mondo in carica. Il risultato della partita è stato 3:0 (19, 21, 19), e grazie ad una vittoria fluida gli sloveni hanno superato gli italiani al secondo posto nella classifica mondiale.
Gli italiani non erano in piena preparazione a Lubiana, ma ciò non toglie nulla al successo sloveno, dato che hanno un’ampia scelta di giocatori di qualità. Ma la loro squadra di riserva non ha avuto alcuna possibilità contro lo Stožice nel suo insieme. Gli sloveni hanno giocato in modo affidabile, senza grandi oscillazioni, sono stati aiutati anche un po’ dai rivali, che hanno commesso molti errori al servizio. Il vincitore non è mai stato in discussione, anche gli sloveni sono rimasti illesi Elena Pajenko in tutti i set, controllando il punteggio dall’inizio alla fine e ottenendo una vittoria convincente.
Per la prima volta a Stožice la nazionale slovena non ha iniziato la partita con la consueta formazione. Il difensore centrale Alen Pajenk ha avuto un problema muscolare, motivo per cui l’allenatore Gheorghe Creţu non voleva correre rischi e non lo ha inserito in squadra. Invece ha fatto parte della prima squadra Saša Statalekare per la prima volta quest’anno anche un ritorno in panchina Roka Mozic. Ma la linea italiana era ancora più indebolita, arrivò a Lubiana senza molte portaerei, il che non ingannò gli sloveni. Sapevano di avere un parco giocatori così ampio da poter schierare tre squadre di qualità.
Niente buchi neri
Anche i pallavolisti sloveni hanno voluto giocare davanti al tutto esaurito. La storia ha dimostrato che non possono giocare male in un’atmosfera del genere, e questa volta lo hanno dimostrato. Dall’inizio alla fine hanno avuto in mano le fila della partita, hanno giocato in modo affidabile, senza blackout.
Nel primo set gli sloveni hanno condotto dall’inizio alla fine, hanno preso il primo vantaggio significativo con il risultato di 16:12, avendo segnato due punti consecutivi Jan Kozamernikun altro con un blocco. Dopo di lui gli italiani non si sono avvicinati più Cipolla Klemna significava un vantaggio di 24:18, hanno utilizzato anche la seconda palla finale.
Nel secondo set si sono portati in vantaggio per 6:2 grazie all’ace di Čebulj, il loro rivale li ha inseguiti e li ha raggiunti al 16°, ma ancora una volta è stato Čebulj a iniziare un altro ottimo periodo per la squadra slovena. Lo ha concluso con un blocco per 25:21 Tonček Stern. Anche nel terzo set gli sloveni si sono subito portati in vantaggio e hanno poi giocato per il pubblico. Li hanno rimessi in piedi con azioni belle e anche con combattività in difesa. I campioni del mondo non avevano alcuna possibilità di rimonta.
Sala Stožica, 11.135 spettatori, giudici Simonović (Svizzera), Cespedes (Repubblica Dominicana).
Slovenia: T. Štern 21 (2 assi, 3 muri), Planinšič, Kozamernik 7 (2 muri), Toman, Bračko, Štalekar 4 (2 assi), Kovačič, Ž. Stern, Ropret 1 (1 ace), Urnaut 5 (1 ace), Čebulj 9 (2 ace, 2 muri), Možič, Mujanović, Kržič; Italia: Recine 1, Sbertoli, Falaschi, Sanguinetti 5 (2 muri), Bottolo 11 (1 ace), Cortesia, Gironi 4, Gardini, Gaggini, Bovolenta, Caneschi 2, Laurenzano, Mosca 6 (3 muri), Porro 8.
“Sapevamo che se volevamo batterli dovevamo pressarli fin dall’inizio. Non è facile giocare davanti a così tanti spettatori e con una squadra che non ti aspetti in campo, quindi sono felice che siamo rimasti insieme fino alla fine e abbiamo vinto”, ha detto l’allenatore Creţu. Tonček Štern aggiunge: “Il nostro approccio è stato molto buono. Li abbiamo pressati con il servizio e l’attacco, giocando anche un’ottima difesa a muro. È vero che agli italiani mancavano parecchi giocatori, ma anche quelli che giocavano provenivano da ottimi club non li abbiamo lasciati respirare e alla fine abbiamo vinto meritatamente”.
Saso Statalekar e: “Abbiamo giocato in un’atmosfera fantastica, difficile da descrivere. Penso che la ricorderò per il resto della mia vita. Nonostante gli azzurri non abbiano giocato in prima formazione, questo non vuol dire che siano non è forte come squadra, perché ha una rosa così ampia che anche quando cambia qualche giocatore il suo livello di gioco non scende più di tanto.
L’ultimo concorrente dei prescelti Gheorge Crețu Domenica si sfideranno i serbi, che stanno ancora lottando per un posto ai Giochi Olimpici. In caso di vittoria gli sloveni si assicurerebbero il primo posto dopo la parte regolare del campionato e, almeno sulla carta, la migliore posizione di partenza prima della fase finale di Lodz.
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