L’Italia fornirà alla Tunisia motovedette per contrastare il traffico di rifugiati



Per molti disertori, la Tunisia è il punto di partenza del viaggio verso l’Europa attraverso il Mar Mediterraneo. Foto: EPA

“La cooperazione con la Tunisia è importante. Dobbiamo lottare per la stabilità del Paese e stanziare più fondi per combattere l’immigrazione clandestina”, Lo ha detto giovedì il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, a margine della riunione informale dei ministri degli Esteri dell’Unione europea a Toledo, affermando che la polizia tunisina attualmente funziona bene, ma resta ancora molto da fare.

A causa dell’aumento del numero dei disertori, il governo italiano sta preparando un decreto che prevede misure per accelerarne il rimpatrio. A tal fine il governo di Giorgia Meloni ha già iniziato a istituire centri di rimpatrio dove verranno ospitati fino alla loro espulsione. È prevista per oggi l’entrata in funzione del primo centro nel comune di Pozzalo.

Il presidente del Consiglio Meloni sta lavorando per creare centri per i rimpatri in ciascuna delle 20 province italiane.

Quest’anno in Italia sono arrivati ​​attraverso il Mar Mediterraneo circa 113.500 rifugiati. Il numero di arrivi illegali attraverso il Mediterraneo è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando furono registrati a 55.700 e gli analisti stimano che il numero di arrivi supererà i 200.000 entro la fine dell’anno.

Joachim Femi

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