L’Italia ha chiuso i suoi porti all’immigrazione

Dice: Bogdan Sajovic

Il nuovo governo chiude i porti italiani ai migranti. Il cuore delle élite globaliste. Ricattare gli umanitari non ha funzionato. L’Italia si definisce un Paese sovrano e rifiuta il ruolo di discarica per i migranti. I migranti sono il mezzo per distruggere il nostro continente.

Il nuovo governo italiano di destra guidato da Giorgio Meloni ha iniziato ad attuare le sue promesse pre-elettorali. Vale a dire, hanno chiuso i porti italiani alle navi che trasportavano clandestini attraverso il Mar Mediterraneo e li scaricavano in Italia. Queste sono le cosiddette navi umanitarie gestite da varie organizzazioni non governative, tutte ampiamente sostenute dai soldi delle élite globaliste. Queste navi al largo delle coste africane raccolgono migranti clandestini con il pretesto di soccorsi umanitari e li portano nei porti italiani. Certo che è una bufala, le “navi umanitarie” sono in realtà dei taxi che trasportano migliaia di migranti del Terzo Mondo nel nostro continente.

Un patto tra globalisti e contrabbandieri

È essenzialmente un accordo tra globalisti e trafficanti di migranti. Questi ultimi accumulano enormi profitti a spese della migrazione, che aumenta ancora di più con la comparsa delle cosiddette navi umanitarie. I contrabbandieri non hanno più bisogno di acquistare navi e rischiano di essere confiscati dalle autorità. Ora devono solo procurarsi qualsiasi proiettile in grado di lasciare il porto, caricarlo “fino all’orlo” di migranti, dopo aver fatto pagare una grossa tariffa, solo avvertire la “nave umanitaria” più vicina di raccogliere i migranti a poche miglia dalla costa, quindi trasportati via mare verso i porti europei. Sono tutti felici, contrabbandieri che servono felicemente, migranti che realizzano i loro sogni di un ricco stato sociale europeo e globalisti che hanno bisogno di migranti del terzo mondo per il loro piano di distruzione del mondo, dell’Europa e della nostra società. Solo i nativi europei sono insoddisfatti, per i quali degrada la loro qualità di vita. Ma, naturalmente, i globalisti non sono affatto interessati all’opinione degli europei.

Gli “umanitari” rimasti in mare

Tuttavia, almeno per ora, i popoli indigeni hanno ancora la possibilità di eleggere un governo che si occupi dei loro interessi. Gli elettori italiani lo hanno fatto poche settimane fa ed hanno eletto il governo di Girogia Meloni, che si è subito messo al lavoro. A differenza del precedente governo, che è stato sostenuto, anzi, addirittura insediato dai globalisti, il nuovo governo ha annunciato la chiusura dei porti italiani per il trasporto degli immigrati.

Diverse “barche umanitarie” sono così rimaste in mare e ovviamente hanno cominciato subito a estorcere, dicendo che i migranti dovevano essere sbarcati con urgenza, se non peggio. Tuttavia, poiché il governo italiano non ha ceduto, hanno iniziato a cercare alternative allo sbarco in Spagna, Francia o persino in Grecia. È interessante notare, tuttavia, che tutti questi porti alternativi sono molte volte più lontani rispetto alla posizione attuale delle navi, così come diversi porti in Nord Africa. Cioè, lo “sbarco urgente” apparentemente non è così urgente come affermano gli attori non statali globalisti.

L’Italia è un paese sovrano

Certo, l’ira della cabala globalista si è abbattuta sul governo italiano, e dietro c’erano alcuni governi progressisti, come quello tedesco. Ma il governo italiano non è legato a loro. Hanno detto che l’Italia è un paese sovrano che ha il diritto di decidere chi e quanti, se del caso, far entrare nel paese e quando. Hanno anche affermato di rifiutare il ruolo di discarica per i migranti del Terzo Mondo e hanno indicato che i globalisti dovrebbero semplicemente accettare la nuova politica migratoria dell’Italia. A proposito, quest’anno sono già arrivati ​​in Italia 83.000 migranti irregolari del Terzo Mondo, molti dei quali su “navi umanitarie” gestite da attori non statali globalisti.

Agnese Alfonsi

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