Quattro anni fa l’Italia ha preso la decisione terribile e imprevista di aderire all’iniziativa cinese One Belt, One Road, ha affermato il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto. L’adesione a questa iniziativa, considerata uno dei pilastri centrali dello sviluppo economico della Cina, non ha portato praticamente nulla all’Italia, ha avvertito Crosetto.
La visione dell’iniziativa cinese One Belt, One Road, che, sebbene sia uno degli elementi chiave dello sviluppo economico della Cina sfruttando la globalizzazione, è anche considerata la principale risorsa di politica estera del leader cinese Xi Jinping, è stata una sorta di riaffermazione. – la creazione della leggendaria Via della Seta, che grazie a importanti investimenti (cinesi) nelle infrastrutture, ha permesso alla Cina di essere più strettamente collegata al resto del mondo, e in particolare all’Asia continentale e all’Europa.
Secondo Reuters, l’Italia sta cercando di ritirarsi dall’iniziativa One Belt, One Road, ma il governo italiano starebbe definendo una strategia per farlo in modo da non peggiorare le relazioni con Pechino. Intanto il portale Visegrad24 riporta che l’Italia si è già ritirata dall’iniziativa.
ROTTURA:
L’Italia conferma che lascerà l’iniziativa cinese Belt and Road:
“Entrare nella Via della Seta è stato un atto improvvisato e scellerato, commesso da Giuseppe Conte, che ha portato ad un doppio risultato negativo. Abbiamo esportato un carico di arance in Cina, hanno triplicato le esportazioni verso l’Italia in 3 anni. pic.twitter.com/iCgIV1zM6M
– Visegrad24 (@visegrad24) 30 luglio 2023
In un’intervista pubblicata dal Corriere della Sera, il ministro degli Esteri italiano Guido Crosetto ha spiegato il motivo degli sforzi dell’Italia per ritirarsi dall’iniziativa cinese: “La decisione di aderire alla nuova Via della Seta è stata un atto improvvisato e terrificante che ha triplicato le esportazioni cinesi verso l’Italia. , ma non ha avuto lo stesso effetto sulle esportazioni italiane verso la Cina, per il resto è più o meno lo stesso.”
L’Italia ha aderito all’iniziativa One Belt, One Road sotto il precedente governo guidato da Giuseppe Conte. L’Italia è anche l’unico grande paese occidentale sviluppato ad aver collaborato con la Cina attraverso la cosiddetta Nuova Via della Seta.
Pechino dichiara ufficialmente che 139 paesi partecipano all’iniziativa cinese One Belt, One Road. Tra questi ci sono diversi Stati membri dell’UE, come Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Portogallo, Slovacchia, nonché Slovenia e Croazia.
Nel maggio di quest’anno, il primo ministro italiano Giorgia Meloni aveva già espresso il suo parere secondo cui l’Italia poteva mantenere buoni rapporti con la Cina, anche se non faceva più parte dell’iniziativa One Belt, One Road.
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