L’Italia non costruirà centrali nucleari



S.Č./STA



12/11/2023, 14:51

Aggiornato: 12/11/2023, 14:59

Il governo italiano non finanzierà nuove centrali nucleari di quarta generazione che potrebbero contribuire alla transizione verde. Tuttavia, la loro costruzione non interferirà con le zone industriali locali e le società energetiche, ha dichiarato oggi il ministro dell’Ambiente italiano Gilberto Pichetto Fratin al quotidiano italiano La Repubblica.

Se una zona industriale o un’azienda decide di costruire una centrale nucleare, lo Stato agirà come regolatore, secondo l’agenzia di stampa italiana. Ansa Pichetto Fratin ha detto al giornale.

“Non costruiremo centrali nucleari in Italia. Magari zone industriali o singole aziende energetiche decideranno di dotarsi di un piccolo reattore di quarta generazione. In questo caso lo Stato sarà solo regolatore”, ha dichiarato il ministro italiano.

L’Italia è uno dei pochi paesi in Europa e l’unico membro del gruppo G8 ad aver abbandonato completamente l’energia nucleare. L’ultima centrale nucleare del paese fu chiusa nel 1990, dopo che gli italiani votarono contro l’energia nucleare in un referendum nel 1987. Il referendum ebbe luogo in seguito alla tragedia nucleare di Chernobyl.

Tuttavia, ambientalisti e attivisti climatici sono fortemente favorevoli alle centrali nucleari di prossima generazione perché affermano che potrebbero svolgere un ruolo importante nella transizione dai combustibili fossili.

Sofia Folliero

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