L’Italia non prende in considerazione i controlli alle frontiere con la Slovenia, come ha accennato il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini al recente comizio pre-elettorale a Vidmo. Lo ha assicurato oggi il ministro dell’Interno italiano Matteo Piantedosi al ministro dell’Interno sloveno Boštjan Poklukar, che ha espresso al conduttore la sua comprensione per l’introduzione di condizioni di emergenza in relazione ai migranti clandestini.
I due ministri hanno convenuto che lo spazio Schengen è un’importante acquisizione dell’UE, quindi dobbiamo fare di tutto per preservarlo o restituirlo allo Stato prima dell’introduzione dei controlli alle frontiere interne. “Questo tipo di (misura estrema), come alcuni paesi stanno attuando da molti anni, non produce i risultati giusti, paralizza solo la vita normale lungo il confine e l’economia”, ha sottolineato il ministro dell’Interno sloveno. Era piuttosto critico nei confronti del controllo dell’Austria sul confine con la Slovenia.
Piantedosi ha aggiunto che l’Italia considera questa misura una misura estrema e ha assicurato che non ha intenzione di introdurla al confine con la Slovenia. Roma e Lubiana stanno valutando una cooperazione di polizia rafforzata, che è già molto buona oggi. Allo stesso tempo, i due ministri hanno anche ritenuto necessario proteggere in modo più efficace le frontiere esterne dell’UE, ed entrambi i paesi sono pronti ad aiutare la Croazia in questo settore. Il colloquio al Viminale è stato seguito anche dall’Ambasciatore sloveno in Italia Matjaž Longar.
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