L’Italia perde la fiducia nell’UE in un momento cruciale

L’epidemia di coronavirus ha messo alla prova la solidarietà europea, un concetto che si è rivelato difficile da attuare nelle crisi precedenti – migratoria, finanziaria, economica. Indipendentemente dalla crisi elencata, l’Italia, uno dei paesi fondatori dell’Unione Europea, è stata generalmente quella meno colpita. Lo sarà anche questa volta?

Nel Paese europeo più colpito dall’epidemia si diffonde il timore che la storia si ripeta e che l’Unione venga abbandonata a se stessa in questi momenti critici. “Sembra quasi che la lotta al virus, come la gestione dei flussi migratori, sia un problema interno all’Italia”, nell’edizione di oggi Repubblica ha scritto il caporedattore del giornale Carlo Verdelli e riassume così la crescente frustrazione degli italiani e dei loro rappresentanti eletti nei confronti delle decisioni prese finora a Bruxelles e Francoforte in risposta all’epidemia di coronavirus.

Si aspettano solidarietà

Sono state le dichiarazioni del presidente della Banca centrale europea a contribuire maggiormente alla delusione generale Cristina Lagardeche, durante la conferenza stampa di ieri, ha messo in dubbio l’attuale politica della BCE di fare tutto il necessario per proteggere i paesi e le loro economie in tempi di crisi. La francese ha così assicurato un rialzo record del prezzo dei bond italiani sui mercati internazionali e un calo record del valore delle azioni alla Borsa di Milano.

La presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde. FOTO: Kai Pfaffenbach/Reuters

I politici italiani hanno reagito con indignazione alle sue dichiarazioni e hanno avvertito che la terza economia dell’UE sta facendo sacrifici nella lotta contro l’epidemia per conto di tutti i Ventisette. “L’Italia sta attraversando un periodo difficile e la sua esperienza nel contrastare la diffusione del coronavirus sarà probabilmente utile a tutti i membri dell’Ue”, ha sottolineato ieri sera il presidente italiano in una dura dichiarazione. Sergio Mattarella. “Questo è anche il motivo per cui, almeno per quanto riguarda gli interessi comuni, ci aspettiamo giustamente iniziative che promuovano la solidarietà e non quelle che la ostacolino”.

Siamo tutti italiani

Gli italiani stanno facendo sacrifici sia in senso economico che nel senso di limitazione delle libertà individuali, anche per prevenire o limitare la diffusione dell’epidemia nel resto d’Europa, nell’ambito del dibattito per Lavoro spiegare Lorenzo Castellaniprofessore di Scienze Politiche all’Università LUISS Guido Carli di Roma. “Ciò che l’opinione pubblica e i politici si aspettavano da Bruxelles e Francoforte era maggiore solidarietà: sia in termini di allentamento delle restrizioni sui consumi pubblici, come definito dai trattati europei, sia in termini di politica monetaria.”

Gli italiani stanno facendo sacrifici sia a livello economico che in termini di limitazione delle libertà individuali. FOTO: Massimo Pinca/Reuters

Gli italiani stanno facendo sacrifici sia a livello economico che in termini di limitazione delle libertà individuali. FOTO: Massimo Pinca/Reuters

Secondo l’interlocutore, la decisione della BCE di non sostenere i piani del governo italiano volti a eliminare la crisi attraverso misure nel campo della politica monetaria ha minato la credibilità e la legittimità dell’UE. “La maggioranza degli italiani non vedrà questa decisione come solidarietà, ma come un tentativo di sfruttare il Paese colpito”.

La reazione negativa si è fatta sentire sia a Francoforte, dove i rappresentanti della Bce hanno confermato che la banca continuerà ad acquistare titoli italiani nonostante le dichiarazioni di Lagarde, sia a Bruxelles, dove il presidente della Commissione europea ha assicurato all’Italia tutti i mezzi a disposizione. “Riceveranno tutto ciò di cui hanno bisogno”, ha sottolineato. Ursula von der Leyen e ha concluso dicendo che “in questo momento siamo tutti italiani”.

Agnese Alfonsi

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