L’Italia progetta di rinnovare la linea Trieste – Venezia, avvertono gli ambientalisti

Secondo i media italiani, RFI, il servizio pubblico delle ferrovie italiane, prevede di rinnovare la linea ferroviaria tra Venezia e Trieste. Nel tratto tra Nabrežina e Ronka è prevista una galleria lunga 23 chilometri. All’interno del Gruppo Ambiente e Salute del Friuli-Venezia Giulia evidenziano gli impatti negativi di tali interventi e si oppongono fermamente al tunnel.


Così dovrebbe funzionare la linea tra Ronka e Nabrežina, secondo i piani delle Ferrovie dello Stato italiane. Foto: Denis Scher


BREJINA
> Nella zona del comune di Devin-Nabrežina negli ultimi anni era già stata pianificata la costruzione di un terminale del gas, l’anno scorso i residenti erano rimasti sconvolti dalla notizia della costruzione di un inceneritore e quest’anno reazioni simili sono state scatenate dal intenzione del servizio ferroviario nazionale RFI (Rete Ferrovia Italia), che appartiene al Ministero italiano, di costruire un tunnel ferroviario lungo 23 chilometri tra Ronki e Nabrežina.

Tunnel fino al 2031

Il rinnovamento della linea ferroviaria tra Venezia e Trieste costerà, secondo i media italiani, 1,8 miliardi di euro, la metà dei quali dovrebbe essere dedotta per il tunnel sotterraneo lungo 23 chilometri tra Ronki e Nabrežina. Questo passerebbe sotto i villaggi di Sabliči, Medja vas, Cerovlje, Mavhinje, Vižovlje e Slivno fino a Nabrežina, dove sarebbe collegato alla vecchia linea marittima.

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Si prevede che la costruzione costerà milioni di euro

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tunnel lungo un chilometro tra Ronki e Nabrežina

Nella prima fase, che dovrebbe iniziare nel 2023, è previsto il potenziamento della linea e il completamento della costruzione del tunnel nel 2031.

Le ragioni dell’investitore sono la riduzione dell’intervallo temporale tra i treni, il risparmio di dieci minuti buoni sulla linea Venezia-Ronka e l’aumento della capacità delle linee.

Danilo Antonio

Gruppo Salute e Ambiente

“Per la costruzione della linea è previsto un enorme dispendio finanziario per le già pesanti casse statali ed europee, che non può giustificare cinque minuti in termini di traffico”.

Una recensione negativa anni fa

Il Gruppo Salute e Ambiente del Friuli-Venezia Giulia è però convinto che le ragioni economiche non superino i danni che un simile intervento provocherebbe al Carso. “Per la costruzione della linea sono previste enormi spese finanziarie per le già pesanti casse statali ed europee, che non possono giustificare cinque minuti in termini di traffico”, è convinto il rappresentante del gruppo. Danilo Antonio.

Costruire causerebbe gravi danni ambientali, ne è ancora convinto il gruppo. “Si tratta di un ecosistema sotterraneo estremamente fragile e prezioso nel quale sono presenti grotte, sorgenti d’acqua e affluenti. L’intervento distruggerebbe il mondo sotterraneo, buona parte del paesaggio, ricoprendolo con numerose discariche di materiali edili di scarto…”

Progetto Primorske novic Meja? è prodotto con il cofinanziamento del Ministero della Cultura della Repubblica di Slovenia.

Tutto questo sapendo che un progetto simile, previsto anni fa – salvo che all’epoca si prevedeva di prolungare la linea fino a Divača – fallì perché non ottenne un giudizio positivo sugli impatti ambientali.

Era il 2016. In quel periodo la costruzione della linea suscitò una forte opposizione anche da parte slovena. I comuni hanno avvertito che l’intervento è previsto nelle immediate vicinanze del bacino idrografico di Klariči, che è l’unica fonte permanente di approvvigionamento idrico del Carso.

Il Ministero dell’Ambiente e dello Spazio ci ha informato che per il rinnovamento delle linee locali più brevi non è necessario uno studio di impatto ambientale transfrontaliero, ma si informerà sui progetti previsti e otterrà le informazioni pertinenti.


Giuliano Presutti

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