La Cina ha lanciato dieci anni fa la Belt and Road Initiative per ricostruire l’antica Via della Seta e collegarsi economicamente con l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa attraverso una serie di progetti di sviluppo infrastrutturale come la costruzione di strade, ferrovie e porti.
Mentre Pechino è convinta che l’iniziativa offra una combinazione vincente sia per la Cina che per i paesi partecipanti, che dovrebbe accelerare il progresso economico a scapito di esso, i critici in Occidente ritengono che si tratti solo di “espandere l’influenza cinese e creare dipendenza dall’economia cinese”. Cina. prestiti per progetti infrastrutturali su larga scala.
Decine di paesi in tutto il mondo hanno già aderito all’iniziativa, ma solo pochi in Occidente, dove l’Italia nel 2019 è diventata l’unico paese industriale altamente sviluppato a prendere parte quando il primo ministro Giuseppe Conte guidava il governo. La sua decisione è ora criticata dal nuovo governo romano, che la ritiene vantaggiosa per l’Italia.
“La decisione di aderire alla Nuova Via della Seta è stato un atto estemporaneo e distruttivo da parte del governo di Giuseppe Conte”che ha aumentato le esportazioni cinesi verso l’Italia ma non ha avuto lo stesso effetto sulle esportazioni italiane verso la Cina Crosetto ha detto in un’intervista al giornale Corriere lavoro Sarà. “SU Abbiamo esportato molte arance in Cina, mentre loro hanno triplicato le loro esportazioni in tre anni”. illustra la relazione.
“La cosa divertente è che Parigi, che non ha aderito all’iniziativa, vendeva allora aerei a Pechino per decine di miliardi di euro”, ha criticato il ministro della Difesa italiano. Secondo lui, la questione ora è come abbandonare l’iniziativa senza danneggiare le relazioni tra i due paesi. “La Cina è certamente un concorrente, ma anche un partner”, Lui ha spiegato.
Decisione entro dicembre
Dopo l’incontro con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden alla Casa Bianca la scorsa settimana, il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha affermato che la Belt and Road Initiative è ancora in fase di revisione a Roma, annunciando che presto si recherà a Pechino.
“Decideremo prima di dicembre” Lo ha detto Meloni in un’intervista a Fox News, aggiungendo che su questo tema è necessario un confronto con il governo cinese e il parlamento italiano.
Meloni ha ribadito che il fatto che l’Italia sia parte di un “paradosso” Cinese iniziativa, anche se non è nemmeno uno dei paesi del G7 più sviluppati economicamente, che ha il maggior commercio con la Cina, il che dimostra secondo lei che è possibile avere buoni rapporti con Pechino senza partecipare alla Belt and Strada. .
Ancor prima di vincere le elezioni parlamentari dello scorso anno, la Meloni aveva annunciato che non avrebbe perseguito la partecipazione dell’Italia all’iniziativa.
Da Roma si sente parlare di crescenti tensioni tra Pechino e Washington, dovute sia all’atteggiamento della Cina nei confronti della Russia, sia all’atteggiamento della Cina verso la Russia Cinese Le politiche nei confronti di Taiwan rappresentavano troppi rischi per i legami economici con la superpotenza asiatica. Secondo quanto riportato dai media, anche gli Stati Uniti dovrebbero invitare Roma a prendere posizione Cinese investimento iniziative.
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