Non è ancora noto quale sarà il percorso della 106a Corsa intorno all’Italia e se girerà ancora in Slovenia, ma sono già visibili alcuni contorni delle tappe. La corsa partirà (come nel 2001) a Pescara, e si concluderà per la quarta volta nella storia a Trieste, dove otto anni fa si svolse l’ultima tappa, ed è stata condita da Luka Mezgec, che è stato il più forte della sprint. e si è occupato della prima vittoria di tappa slovena nella storia del Giro.
Il giorno prima, se la strada per la vetta sarà costruita, dovrebbe essere programmata una tappa estremamente interessante, una cronometro in montagna a Svete Višarje, luogo di pellegrinaggio sopra Trbiž, proprio accanto al confine italo-sloveno. Almeno così dice il quotidiano Messagero Veneto. La salita è lunga 7,8 chilometri, il dislivello è di 858 metri, la pendenza media è dell’11,8%, la massima è di quasi il 20%. Lo scenario di rilievo è una tappa sul mitico Zoncolan, considerato il pendio più ripido del Giro.
Enzo Cainero, l’organizzatore del Giro del Friuli Venezia Giulia, farà ovviamente di tutto per far salire i ciclisti sulla pittoresca Višarje il 27 maggio 2023, e insieme ai principali organizzatori del circolo rosa, incoraggerà anche Tadej Pogačar o Primož a partecipare alla gara di Roglič.
L’ultima volta che Roglič è stato al Giro è stato nel 2019, quando ha concluso al terzo posto con molti problemi e pochissimi aiuti da parte della squadra, mentre Pogačar deve ancora partecipare a questa tre settimane di run, e il direttore Mauro Vegni vuole davvero esso.
Anche se arrivasse solo uno di loro, ci sarebbe un gran numero di tifosi sloveni su Sveti Višarje (la cabinovia va in cima)…
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