Lucia o Santa Lucia: la decisione nel referendum

I residenti locali decideranno il cambio di nome di Lucia in Santa Lucia con un referendum. La decisione dei consiglieri comunali di Pirano, che non hanno appoggiato la proposta della Comunità Autonoma di nazionalità italiana di avviare le procedure per rinominare il luogo, ma hanno concluso che tale decisione deve essere presa dagli abitanti di Lucia, darà i suoi frutti nel autunno. Ma ha già lasciato i consiglieri emotivamente colpiti della minoranza italiana.


In autunno, il popolo di Lucia deciderà con un referendum consultivo se Lucia diventerà Santa Lucia o Santa Lucia. Foto: Tomaz Primozic/FPA


PIRANO, LUCIA
> Dopo la fine della votazione, in cui i consiglieri comunali di Pirano hanno deciso con undici voti favorevoli, sei contrari e otto astenuti di chiedere agli abitanti il ​​cambio di nome, Manuela RojecIl vicesindaco di Pirano e consigliere tra le fila della Comunità Autonoma di nazionalità italiana, ha lasciato la sala deluso e ferito.

“Non c’è problema, ma sono felice che quanto rivelato sia stato rivelato. Siamo bravi quando siamo laboriosi, tranquilli, lavoriamo sulla cultura, preservando il patrimonio culturale. Una volta nei quattro anni del nostro mandato, facciamo una proposta , e giustamente ci dimostri che non siamo degni di accettarlo come abbiamo fatto. Grazie per questo, una bella esperienza”, ha detto amaramente Manuela Rojec.

memoria storica

I commentatori sui social media hanno già lasciato intendere che il voto sull’iniziativa del comune di avviare attività che porterebbero alla ridenominazione dell’insediamento di Lucija in Sveta Lucija (o Lucia in italiano in Santa Lucia) sarebbe vario. Sembra che i tre consiglieri della comunità italiana abbiano smosso il nido di vespe dei rapporti reciproci italo-sloveni, intrisi di stereotipi politici e ricordi del “nostro” e del “vostro”, fascismo e comunismo.

I rappresentanti della Comunità Autonoma di nazionalità italiana hanno preparato la proposta un anno fa. Scrivono che Santa Lucia (Santa Lucia) fu menzionata per la prima volta nel XII secolo e che le autorità dell’epoca la ribattezzarono Lucia dopo la seconda guerra mondiale (tra il 1954 e il 1956) per decreto senza chiedere agli abitanti.

“E’ ora di restituire anche a questo luogo la necessaria dignità”, hanno insistito, tra l’altro, nella spiegazione, in cui si richiamano l’esempio di San Pietro nel comune di Capodistria, che nel dopoguerra fu ribattezzato Corvo autorità, ma è tornato al suo nome originale nel 1992.

Il sindaco Djenio Zadkovic ordinò all’agenzia Mediana di verificare cosa ne pensano gli abitanti di Lucija del cambio di nome. Hanno intervistato 135 residenti locali online, per telefono e sul campo e hanno scoperto che erano generalmente favorevoli al cambio di nome. Il favore più grande è tra i giovani under 30 e over 70, e il minimo tra le donne e i rappresentanti della generazione media.

Ritorno del nome storico

In primo luogo, dai ranghi del Movimento per il Comune di Pirano (GZOP) è arrivata una proposta di decidere in merito in una riunione successiva, e fino ad allora il comune dovrebbe valutare finanziariamente le conseguenze del cambio di nome. I consiglieri non sono d’accordo, il punto resta all’ordine del giorno e intorno alle 21 inizia un acceso dibattito su Lucia e Santa Lucia.


Andrea Bartola, consigliere della Comunità Autonoma Italiana, ha cercato di calmare gli accesi animi politici dicendo che lui stesso era figlio del socialismo e della Jugoslavia, che non aveva nemmeno insultato il vecchio sistema di una parola e che l’iniziativa non era certo stata nemmeno appoggiata dalla Chiesa Cattolica. “Non si tratta di cambiare il nome per un capriccio, arbitrariamente, ma di rendere il nome storico. Restituire il nome originale significherebbe riconciliazione con la propria storia”.


Davorin Petaros (GZOP) è stato il primo ad aggiungere benzina sul fuoco e lo ha accusato di aver manomesso la storia. Si è soffermato sul parere dello storico dott. Ivica Pleticosic, che dice, tra l’altro, che gli storici sono abituati a usare il nome locale Sveta Lucija per l’insediamento prima del 1954, e il nome locale Lucija per la città che è stata creata in seguito. Da un punto di vista storico (e geografico), semplicemente non c’è motivo per questo cambiamento, a quanto pare sono intervenuti la politica e il populismo quotidiani senza fatti storici, crede anche Pletikosić.


Kristijan Cerovac (GZOP) lo contraddisse fortemente, ricordava che la popolazione di Pirano era prevalentemente italiana già prima della prima guerra mondiale, e testimoniava che anche la sua lingua madre era l’italiano e che nessuno glielo imponeva. “Quando arrivarono il fascismo e il comunismo, accaddero cose brutte da entrambe le parti”.

Non si sa ancora esattamente quando si svolgerà il referendum consultivo, ma darà risposta a un’iniziativa che va avanti da tre decenni.


Joachim Femi

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