A Roma assume il governo e il governo della nazione Giorgio Melone, leader del partito di Fratelli d’Italia. È la prima donna al potere in 77 anni di repubblica, anche la prima leader dell’estrema destra dopo Benito Mussolini.
Il suo partito è visto come una continuazione del partito fascista, bandito dopo la seconda guerra mondiale. Fu ristabilito come Movimento Sociale Italiano (MSI), ribattezzato Alleanza Nazionale, e alla fine vinse le elezioni quell’anno come Fratelli d’Italia.
Guarda caso, l’era Giorgia Meloni inizia esattamente cento anni dopo la fine della storica “Marcia su Roma”, un golpe lungo un anno organizzato dal Duce. Per molti, questo non è un caso. Se non fosse stato per Giorgia Meloni, salita al potere con un’elezione e non con un golpe, la “Marcia su Roma” sarebbe stata solo un ricordo dei libri di storia.
Caporedattore di una newsletter socialista Il Popolo Benito Mussolini fondò un partito fascista nel 1919, quando l’Italia voleva diventare grande e le autorità pensavano che con la sola Primorska slovena e l’Istria ricevesse troppo poco compenso per tutto ciò che aveva contribuito alla prima guerra mondiale, una specie di partito apparentemente contro i lavoratori i lavoratori. Il grande capitale, la Chiesa e il potere hanno così ottenuto le armi per affrontare gli scioperanti industriali ei braccianti agricoli ribelli, così come tutti i tipi di minoranze e tutti i ribelli.
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