Giovedì il parlamento italiano ha approvato un pacchetto legislativo da 26 miliardi di euro per aiutare ad affrontare la crisi energetica e gli aiuti militari all’Ucraina. Draghi ha anche allegato un voto di fiducia alla normativa.
La proposta legislativa è stata approvata in modo convincente, ma il partito di coalizione Movimento Cinque Stelle si è astenuto dal voto. Draghi ha ritenuto che non ci fosse più la necessaria fiducia nella coalizione, quindi si è offerto di dimettersi giovedì sera.
Tuttavia, il presidente del Paese, Sergio Mattarella, ha respinto le dimissioni di Draghi e lo ha invitato a tornare in parlamento per valutare la situazione.
Mercoledì scopriremo chi altro tifa Draghi
Draghi ora deve affrontare un voto di fiducia in parlamento, che mostrerà se Draghi ha ancora una maggioranza sufficientemente forte per guidare il governo italiano dopo i disaccordi con il Movimento. Il prossimo mercoledì sarà decisivo per l’ex boss della Banca Centrale Europea. A quel tempo, dovrebbe anche essere chiaro chi lo sostiene ancora e chi no, riferisce l’agenzia di stampa austriaca APA.
Parlamento diviso: una parte per le elezioni anticipate, una parte per la continuazione
Nella politica italiana si sentono appelli per una cooperazione continua e nuove elezioni. La coalizione dei socialdemocratici e dei partiti di centro si è espressa a favore della continuazione del lavoro del governo.
Il partito di opposizione di destra Fratellanza d’Italia chiede nuove elezioni immediate. La lega di destra attorno all’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini e poi l’Italia dell’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconiche, a differenza dei primi, sono rappresentati al governo, non sono contrari alle nuove elezioni di ottobre, ma potrebbero continuare a sostenere Draghi.
Di Maio fedele a Draghi dopo aver lasciato Gibanjo
Draghi può contare anche sulla solidarietà del nuovo gruppo Insieme per il futuro attorno al Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio. L’ex leader del Movimento Cinque Stelle ha lasciato il partito a giugno e ha formato un proprio gruppo parlamentare con circa 60 parlamentari, che sostiene fortemente Draghi.
Per ora non è chiaro come si posizionerà il Movimento Cinque Stelle, finora il più forte partito unico in parlamento, in questa crisi di governo. Tuttavia, non è escluso che possa farlo un partito guidato da un ex presidente del Consiglio Giuseppe Conteha continuato a sostenere Draghi se era disposto a fare concessioni e soddisfare le loro richieste, secondo l’APA.
“Conte ha pianificato questa crisi”
Intanto il ministro degli Esteri Di Maio accusa Conte di tradimento. “Conte ha pianificato a lungo questa crisi. Molti membri del movimento non sono d’accordo con il suo viaggio“, ha detto in un’intervista alla radio Rtl. Di Maio è convinto che il governo Draghi e la coalizione di governo debbano continuare a lavorare, descrivendo la situazione politica come difficile.
“Se i partiti non daranno prova di responsabilità nelle prossime ore, rischiamo di non avere un governo mercoledì e di dover indire elezioni legislative anticipate.“, ha dichiarato. Le elezioni regolari erano previste per la prima metà del prossimo anno.
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