Brescia – Un’icona del circo italiano dice addio Moira Orfei. Secondo la famiglia è morta ieri mattina nella sua famosa casa mobile su ruote a Brescia, dove si trovava Circo Moira Orfei eseguito. Avrebbe compiuto 84 anni il prossimo 21 dicembre e, come è noto, ha visitato più volte anche la Slovenia con il suo circo.
Moira, sulla penisola appenninica per l’eccezionale popolarità di Moira Nazionale, nasce in una famiglia circense, tra cui il padre Riccardo Ofrei, noto per il ruolo del clown Bigolona, e Violetta Arata, anche lei artista circense.
Prima di diventare Moira, icona del circo italiano, riconoscibile da lontano per la sua acconciatura sempre uguale e il suo trucco abbondante, che se ne fregava delle regole della moda, lei era Miranda, e si specializzò come cavallerizza, trapezista e acrobata . .
Non solo è morta lungo il cammino, ma è anche nata lungo il cammino. Nel 1931, nel nostro quartiere di Codroip, viveva quasi sempre sotto il tetto di un tendone da circo. Viveva in una casa mobile su ruote, famosa in tutta Italia, che – grazie all’incredibile concentrazione di seta, kitsch e glitter pastello in un unico luogo – era un vero e proprio monumento a se stessa.
Era popolare anche perché veniva invitata molto spesso in televisione, ed entrava anche nel cinema Straziami, ma di baci saziami O Profumo da donna Dina Risija, Casanova ’70 Mario Monicalli e tanti altri. Circa 50 in totale.
Parte dell’origine anche da questa parte dell’Adriatico
È interessante notare che parte della sua origine arriva anche al di qua dell’Adriatico. Il suo trisavolo Ferdinando Orfei era sacerdote e come tale si recò in Montenegro per convertire i rom. Tuttavia, una ragazza rom del posto lo convertì, determinando il suo distacco dalla carriera sacerdotale, accompagnato naturalmente dallo scandalo. Infine torna in Italia con una ragazza, un orso e quattro cani.
Il circo di Moira iniziò nel 1963 e comprendeva il numero “Missile Man” dei primi anni ’70, uno spettacolo colossale. Circo sul ghiaccioche prende come esempio le produzioni di ghiaccio americane, sempre di questo decennio, e l’inclusione di acrobati sovietici negli spettacoli degli anni ’80.
Per il resto i geni del circo della famiglia Orfei rimangono ancora oggi nella famiglia e sono ben posizionati anche per il futuro. Moira era sposata con Walter Nones, tra gli altri un domatore di tigri conosciuto in Kuwait e anche lui proveniente da una famiglia italiana con una lunga tradizione circense, e i suoi figli Stefano e Lara sono anche loro famosi artisti circensi e già vincitori del prestigioso clown d’argento . , presentato loro dalla stessa Stéphanie al Festival del Circo di Monaco nel 1989.
Il Circo di Moira – in prima italiana – aveva vinto l’Oscar del circo due anni prima. Poi con un punto in cui una dozzina di tigri si sono esibite con il domatore olandese Jean Michon.
Moira, con il suo circo, rappresentava solo un ramo dell’incredibile famiglia circense Orfei, i cui inizi risalgono a molto tempo fa, addirittura al 1820, quando nacque Paolo Orfei. Anche i nomi Orlando, Nando, Liana, Ambra, Gioia o Paride Orfei significano molto per gli intenditori di circo.
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