Naufragio nel sud Italia: 62 profughi morti, il numero delle vittime potrebbe salire a più di cento



L’incidente è avvenuto al largo della Calabria. Foto: Reuters

Dopo l’incidente, la Guardia Costiera italiana ha comunicato che il peschereccio di legno aveva urtato contro gli scogli a pochi metri dalla riva durante una tempesta. Il relitto della nave ei corpi dei disertori sono finiti nella località turistica di Steccato di Cutro.

Rappresentante degli enti locali Manuel Curro ha annunciato che la nave ha lasciato Izmir, in Turchia, tre giorni fa.

Secondo lei, 81 persone sono sopravvissute all’incidente, tra cui 20 persone sono state ricoverate in ospedale, una persona è in terapia intensiva. Secondo i sopravvissuti, a bordo della nave c’erano circa 200 persone.

Finora sono stati confermati 62 decessi, di cui 12 bambini. “Dozzine e dozzine di persone sono annegate, compresi i bambini. Gli mancano molto. La Calabria piange questa terribile tragedia,” ha annunciato il Governatore della Calabria Roberto Occhiuto.

Manuela Curra ha anche annunciato che la maggior parte delle vittime provenivano dall’Afghanistan, alcune dal Pakistan, e che a bordo della nave c’era anche una coppia somala. Ha aggiunto che stavano avendo difficoltà a determinare la nazionalità delle vittime.

Molti di questi migranti provenivano dall’Afghanistan e dall’Iran, in fuga da condizioni terribili,“, ha detto il presidente italiano Sergio Mattarella.

Un sopravvissuto è stato arrestato per traffico di esseri umani, ha detto la polizia doganale della Guardia di Finanza.


Il relitto di una barca di legno che ha lasciato Izmir tre giorni fa.  Foto: Reuters
Il relitto di una barca di legno che ha lasciato Izmir tre giorni fa. Foto: Reuters

La Meloni annuncia azione contro il traffico di esseri umani

Primo ministro italiano di estrema destra Giorgio Meloni ha espresso in risposta all’incidente “Profonda tristezza”ma ha aggiunto che il suo governo “determinato”fermare la tratta di esseri umani e quindi l’arrivo di profughi, affermando che ciò eviterebbe nuove tragedie.

Il governo italiano sotto la sua guida ha ulteriormente rafforzato il suo atteggiamento nei confronti dei disertori. Ha limitato le attività delle organizzazioni umanitarie che salvano la vita dei rifugiati in mare.

Papa Francesco Nel frattempo, durante il suo discorso domenicale ai fedeli in piazza San Pietro, ha detto che stava pregando per tutte le persone coinvolte nel naufragio.

L’Italia è una delle principali destinazioni per i rifugiati che desiderano raggiungere l’Europa via mare. Il viaggio attraverso il Mar Mediterraneo è anche uno dei più pericolosi al mondo per loro.

Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, dal 2014 nel Mediterraneo centrale sono morte o scomparse 20.333 persone.

Aumenta il numero dei naufraghi

Edoardo Romano

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