Sabato 27 maggio 2023. Una giornata che tutti gli appassionati di ciclismo in Slovenia ricorderanno per sempre. È stato il giorno in cui la Slovenia ha ottenuto la sua prima vittoria nella corsa attraverso l’Italia, e lui ci ha pensato Primoz Roglic. E che giornata a Višarje!
Quando la catena di Primož si è staccata nel bel mezzo della salita verso Višarje, sembrava che il sogno della maglia rosa fosse finalmente svanito. Ma solo allora Roglič “uscì davvero dal pericolo”. E corse verso il traguardo, percorrendo gli ultimi due chilometri a un ritmo straordinario e soprannaturale. Che finale poetico: ciò che la cronometro in montagna gli ha tolto nel Tour 2020, la cronometro in montagna nel Giro 2023 gli ha restituito.
“Sicuramente è stato un passo decisivo, avevo i piedi giusti, per non parlare del sostegno di tutti. Mi sono davvero goduto ogni metro percorso. In sostanza mi sono affidato a quelli dell’energia. Non so nemmeno quanto sia stato difficile, Ho semplicemente volato”, ha detto Roglič riferendosi all’atmosfera brillante.
FOTO: Joze Suhadolnik
“Posso dire che è stata la gara della mia vita. Mi è davvero piaciuto. Quando mi sono svegliato ho pensato che non importa se vinco o perdo, è solo un numero. È importante fare del mio meglio per mostrare spirito combattivo e fiducia, ho messo tutto in campo e mi è bastato”, ha concluso a modo suo Rogla.
Un campione mostra il suo vero carattere nella sconfitta
Da un lato lo slancio di Roglič, dall’altro una grave delusione per Geraint Thomas. In molti si sono sentiti male per il gallese, era un grande rivale di Roglič e anche nella sconfitta è rimasto un vero gentleman: “Se qualcuno mi avesse offerto questo secondo posto in primavera, quando non stavo bene, lo avrei preso subito … In un modo o nell’altro è meglio perdere per 14 secondi che per due, tutto merito a Primož, ha meritato questa vittoria. Certo, sono deluso, fa molto male, ma quando dormo dopo tutto questo, non Sarò orgoglioso di ciò che ho realizzato. Sto lentamente diventando troppo vecchio per questo.
Dobbiamo ringraziare Thomas per un Giro eccezionale: le grandi storie di vittorie si scrivono anche grazie agli eccezionali rivali che si oppongono ai campioni.
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