Omertá per Robert o un calcio in quest’ultimo!

Dice: Vanco K. Tegov

Robert Golob ha interpretato perfettamente il ruolo di un cameriere mafioso. Oppure segui umilmente qualcuno più in alto nella gerarchia. Dove aveva solo bisogno di un accenno, controllato ma comunque evidente. Omertà!

La parola italiana omertà deriva dal termine napoletano per umiltà e originariamente significava umiltà nel senso di sottomissione a un superiore. Kamora era originariamente chiamata anche la “società dell’umiltà”, il che significava che i suoi aderenti dovevano obbedire alle leggi interne.

Sono stati fatti troppi passi in questa direzione, e molti di essi sono stati incontrollati. E’ anche per questo che aveva tutto sulle dita. Per il momento non è ancora possibile “decapitarlo” politicamente. Ma non è lontano da esso. Se la politica fosse attuata in modo corretto e sostanziale, con gli elementi che la compongono, non ci sarebbe bisogno di scrivere, di avvisare e nemmeno di implorare che succeda qualcosa.

Il mondo, interno, interno, ora vediamo anche esterno, non è rimasto indifferente e indolente quando la persona che occupa la carica di Primo Ministro ha dichiarato che se vuole diventare Ministro dell’Interno ancor prima di occupare questa carica, deve essere certo che lei “pulirà” la polizia dal Janshismo. E che con questo deve “raggiungere” l’obiettivo che ha promesso agli elettori”.

Per questo riceviamo sempre una domanda importante da Bruxelles, da parte di Romana Tomc, deputata al Parlamento europeo: avete ancora un governo in Slovenia? Da nessuna parte nell’Europa “normale” un primo ministro dell’UE sopravviverebbe politicamente al riconoscimento pubblico di aver ordinato epurazioni politiche nella polizia e nelle televisioni pubbliche.

È già passato un anno e mezzo di “governo”, il governo continua a effettuare brutali epurazioni del personale, aumenta le tasse, usa il denaro dei contribuenti per pagare “appannaggi” per i servizi ai ciclisti e si prepara a rilevare le grandi aziende, il paese sta peggiorando… La protezione sociale diminuisce, gli investimenti vengono cancellati, le cose fatte a metà vengono semplicemente abbandonate. I migranti clandestini si muovono liberamente, i valichi di frontiera sono controllati, la polizia nasconde gli stupri, ma se si sa qualcosa non bisogna nominarli, né per colore né per nazionalità.

Arrestare il danno il prima possibile. Elezioni anticipate subito affinché non sia troppo tardi.

D’altro canto è più avanti del suo mentore nel “rubare i soldi dei contribuenti, vendere elettricità e collocare denaro tramite bypass per i suoi sponsor” e non viene ostacolato. Umiliato davanti a Janković, ha solo fatto una smorfia ed è fuggito. Sostituisce la sua impotenza di fronte ai suoi “zii” nella gerarchia con un’oltraggiosa arroganza nei confronti delle persone che lo circondano. Una volta lanciava i computer contro il muro al lavoro, ma oggi lancia e celebra con zelo il partito e il governo che lo hanno sostenuto. Ha completamente mancato il percorso, l’obiettivo e ha accelerato la disintegrazione di sistemi precedentemente consolidati e funzionanti. Non sorprende quindi che si rechi alle consultazioni sul campo negli altopiani centrali sloveni con una squadra di “seconda lega”, di cui un buon intenditore su 60 persone non riconosce nemmeno cinque dei presenti. E scappa dopo due ore.

Questo governo non ha idea di cosa dovrebbe fare per il benessere della popolazione, per l’economia e per la Slovenia. Questo è completamente palese e inefficace. Per questo riesce anche a segnare “autogol”. Vengono rovesciati da chi li attua, vale a dire il Primo Ministro. Per coprirsi, sminuiva gli altri. Nel periodo a venire e prima, è imperativo monitorare l’entità del danno che la coalizione causerà alla Slovenia e ai suoi cittadini durante questo periodo. Ciò non dovrebbe accadere e non dovrebbe essere consentito.

Bisogna porre fine a questa follia del governo, “aiutarlo” a partire il più rapidamente possibile ed evitare la devastazione del panorama politico, culturale e mentale della Slovenia. L’unica soluzione sono le elezioni adesso.

Come ha potuto una personalità del genere arrivare alla testa del governo e guidarlo in modo così distruttivo?

Non dovrebbe guidare il governo nemmeno per un minuto. Un calcio a quest’ultimo dovrebbe portarlo lontano nella notte “oscura” politica!

Agnese Alfonsi

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