Paura del fentanil

La Procura di Perugia ha aperto un'inchiesta sulla dose di eroina sequestrata, nella quale durante le analisi di laboratorio è stata rilevata anche la presenza dell'ancor più letale fentanil. La quantità di sostanza è minima (in totale il 5% della dose, mentre conteneva il 50% di eroina, il 30% di codeina e il 15% di diazepam), ma l'attenzione che ha attirato è grande.

Le autorità italiane sanno benissimo che il fentanil, un oppiaceo sintetico simile all'eroina ma molto più potente e più potente dell'80% della morfina, non va preso alla leggera. L'esperienza degli Stati Uniti, dove questa sostanza ha causato un'epidemia su vasta scala nell'ultimo decennio, è sufficientemente drammatica da consentire alle autorità competenti, ai primi lievi segnali di pericolo, di fare tutto il necessario per cercare di prevenire uno scenario simile.

Il procuratore generale di Perugia, Raffaele Cantone, non ha nascosto qualche giorno fa la sua preoccupazione: “Voglio capire se si tratta di un episodio isolato o se ci sono altri casi dopo la pubblicazione dei risultati delle analisi sulle persone sequestrate”. dose di eroina, è stato inoltre attivato il sistema nazionale di risposta rapida e il Ministero della Salute ha inviato una raccomandazione a tutte le amministrazioni provinciali affinché i centri per le tossicodipendenze informino i tossicodipendenti sulle conseguenze estremamente dannose del consumo di fentanil e oppiacei simili, invitando le forze dell'ordine di Roma a per aumentare il controllo.

Abuso di droghe

È la prima volta che in Italia viene sequestrata eroina diluita con fentanil. D'altronde questa sostanza viene utilizzata in medicina come analgesico, e anche in questa forma il suo consumo incontrollato può essere molto rischioso. Lo sottolineava nel marzo di quest'anno Roberta Balestro, responsabile del dipartimento per le tossicodipendenze dell'azienda sanitaria Asugi di Trieste, la quale confermava che anche qui erano stati curati i primi casi di tossicodipendenza per abuso di questo tipo di farmaci.

Il caso degli Stati Uniti e dell’Estonia

Negli Stati Uniti, il numero di decessi dovuti a overdose da oppioidi è aumentato notevolmente dal 2014, per superare gli 80.000 nel 2021, e il principale motore di questo spettacolare aumento è proprio il fentanil. I tossicodipendenti che passano dall’eroina o da altre droghe a una sostanza molto più forte per la quale non sono preparati sono quelli maggiormente a rischio.

Finora, l’Europa è stata in gran parte risparmiata dal fentanil, con l’unica eccezione della piccola Estonia. In questo paese baltico di 1,3 milioni di abitanti siamo alle prese con l’epidemia di fentanil da più di dieci anni. Nel 2017 le autorità estoni hanno disattivato un importante produttore di questo farmaco: la battaglia è stata vinta, anche se nel Paese circolano ancora droghe sintetiche.

Giuliano Presutti

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