L’adattamento della Corsa attraverso la Lombardia ha deliziato il 25enne arizonano, che ha battuto l’irlandese Ben Healy e l’italiano Marco Frigo in un trio delle migliori fughe nello sprint.
Brandon McNulty (UAE Emirates) è stato finalmente in grado di entrare nella gara del giorno, che ha poi concluso dopo 189 km con la sua prima vittoria di tappa nelle tre settimane di gara. Sesta vittoria in carriera per il compagno di squadra di Pogačar, capocannoniere della squadra nelle prime due settimane al Giro.
L’obiettivo americano raggiunto
“Non ho parole, era il mio obiettivo, ma mi sono ammalato prima della seconda cronometro. Quindi ora che sono guarito sono molto contento”. McNulty non ha nascosto la sua soddisfazione per il traguardo raggiunto, con il quale ora si dedicherà con calma al suo ruolo di comprimario. La scorsa settimana sarà l’assistente in montagna chiave del capitano Joao Almeida.
McNulty, che negli Emirati Arabi Uniti dovrebbe ancora essere il capitano delle gare a tappe in futuro, ha anche descritto come ha controllato Healy e Frigo. “Ho provato ad attaccare sulla salita più lunga, ma alla fine abbiamo giocato un po’ in piano prima dell’ultima salita. Ho visto Frigo arrivare con velocità, sono rimasto sottovento e ho dato tutto negli ultimi 250 metri e ci sono riuscito”.
Roglič ha diluito il big
Per molto tempo non c’è stata una vera azione tra i capitani oi contendenti per la vittoria assoluta. Si sgranchirono le gambe solo all’estremità della breve ma ripida salita verso la vecchia Bergamo. Primoz Roglic si mise a capo del corpo principale sulla strada asfaltata, poi saltò Almeidanella discesa e al traguardo ha preso il ritmo Gerint Thomas.
Armirail come leader del giorno di riposo
Gli otto capitani si sono staccati dal gruppo principale, ma alla fine sono stati quasi superati da un gruppo di inseguitori più numeroso. Il corridore di testa nella 106a gara in giro per l’Italia ha perso più tempo, ed è stato di soli 33 secondi.
Comunque è francese Bruno Armirail ha conservato la maglia rosa e nel secondo giorno di riposo del Giro d’Italia 2023 parte al vertice di una corsa che finora deve ancora servire da vero metro di forza tra i favoriti.
Nessuno dei favoriti sembra volere proprio la maglia rosa al momento, Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) si è accontentato di passarla a Bruno Armirail (Groupama FDJ) per almeno un giorno di sabato sotto la pioggia. A soli due secondi dal gallese c’è Primož Roglič (Jumbo Visma).
La giornata bergamasca è stata segnata dalla notizia che sarebbe stato lunedì Marc Cavendish ha confermato pubblicamente il suo addio agonistico a fine stagione.
Ci sarà qualcosa di diverso al Monte Bondone?
Lunedì sarà un giorno di riposo al Giro d’Italia, e martedì inizierà l’ultima settimana della corsa rosa con la difficile 16^ tappa da Sabbio Chiese al Monte Bondone. Una delle quattro tappe più difficili porterà solo azione o Thomas, Roglič e Almeida continueranno a risparmiare energie per le ultime due tappe? Anche la 19a tappa con arrivo alle Tre Cime di Lavaredo e la cronometro in montagna a Svete Višarje nella 20a tappa sono tra le più difficili, il che probabilmente paralizza anche la corsa.
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106. Corsa in giro per l’Italia
15a tappa, Seregno–Bergamo, 195 km
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