Andrea Lunartinoto a Roma per il monitoraggio di animali pericolosi, ha detto al Guardian di essere stato inondato quest’estate da chiamate di residenti disperati, in particolare riguardo ai serpenti, che quest’anno sono molto più numerosi del solito.
“La popolazione dei serpenti aumentava esponenzialmente durante l’inverno a causa delle temperature miti. Se facesse freddo, non sopravviverebbero. Poi vengono in città dal loro ambiente naturale perché ci sono molti avanzi di cibo, e dove ci sono degli avanzi di cibo, ci sono anche i ratti, la loro preda principale”, Lunerta ha detto.
Il tipo di serpente più diffuso a Roma è la vipera, anche se Lunerti catturò anche quattro vipere. Venerdì ha ricevuto la telefonata di una donna che era completamente scossa dopo che una mora era caduta sul suo terrazzo. Recentemente è stato anche chiamato dalla polizia per rimuovere un serpente trovato in un ospedale del quartiere Parioli.
“Li troviamo sui terrazzi, nei giardini, nelle scuole,” spiega. “Uno di loro era addirittura appeso alla porta metallica dell’ascensore di un edificio e ha causato un vero e proprio panico. I serpenti sono molto bravi a trovare nascondigli negli edifici e poi aspettare il momento giusto per andarsene, a caccia di prede.”
Lunerti chiede ai chiamanti di inviargli le foto dei serpenti in modo che possa determinare più facilmente se sono velenosi o meno. “Ma anche i serpenti non velenosi destano preoccupazione, perché seminano il panico tra le persone,” spiega.
Crescono i problemi anche con i calabroni
Dal 2021 anche a Roma sono frequenti gli avvistamenti di calabroni orientali, una specie di calabroni arrivati in Europa dal Nord Africa e dal Sud-Est asiatico, con nidi che compaiono ora su persiane, bocchette di ventilazione e fessure dei monumenti antichi del centro cittadino.
Gli esperti attribuiscono l’aumento anche alle temperature più elevate e ai rifiuti. “Roma deve davvero affrontare il problema dei rifiuti, altrimenti vedremo molti più serpenti e calabroni, per non parlare di ratti e gabbiani: ci sono più gabbiani a Roma che a Fregene (una vicina città costiera, op. has.).” avverte Lunerti.
Ma, sottolinea, i gabbiani hanno almeno contribuito a ridurre il numero di ratti e serpenti. “Il gabbiano afferrò il serpente e lo gettò sulla terrazza. La città divenne una vera giungla.”
Il Consiglio comunale di Roma, dal canto suo, afferma che “non c’è giungla“e che ci sono segnalazioni di serpenti e altre specie di animali”non causano alcun allarme“.
I consiglieri hanno anche negato qualsiasi legame tra serpenti e rifiuti, citando i dati della società di gestione dei rifiuti AMA che, secondo loro, mostrano che il servizio è migliorato e che ci sono significativamente meno rifiuti rispetto agli anni precedenti.. “Per questo possiamo dire che la pulizia della città è la migliore degli ultimi anni”“dissero.
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