Riuscirà Berlusconi a restare in politica?

La politica italiana ha cominciato a decidere di mandare a casa Berlusconi per corruzione.

Non che tutta l’Italia sia favorevole alla squalifica di Berlusconi, ma molti, se non la maggior parte, i partiti politici sono consapevoli che l’opportunità di assassinarlo politicamente è unica. Bene, il rischio è alto. Berlusconi minaccia che se il Partito Democratico del Presidente del Consiglio Enrico Letta voterà per la sua esclusione, il suo Popolo delle Libertà si ritirerà dalla coalizione di governo e farà cadere il governo. L’Italia non può permetterselo.

La legge anticorruzione dovrebbe applicarsi a una persona condannata per corruzione?
Infatti, la commissione del Senato italiano, cui spetta il tema dell’immunità, ha cominciato a pronunciarsi in proposito alle 15.00. In pratica decide sull’espulsione di Berlusconi, e fa riferimento alla legge anticorruzione Severino. Questa è stata adottata lo scorso anno sotto il governo tecnico del presidente del Consiglio Monti e prevede che i condannati a più di due anni di reclusione non possano essere parlamentari e non possano candidarsi alle elezioni per almeno sei anni.

Se i senatori decidessero che la legge Severino si applica anche al senatore Berlusconi, impedirebbe al cinque volte presidente del Consiglio italiano, e primo politico italiano da 20 anni in un modo o nell’altro, di partecipare alle future elezioni.

Berlusconi si sforza di rimanere in politica
Il 1° agosto Berlusconi è stato condannato a due anni di reclusione per evasione fiscale, corruzione e abuso di potere nel caso Mediaset davanti all’ultimo tribunale italiano, la Corte di Cassazione di Roma. Lui stesso è convinto che il processo sia stato motivato politicamente e che sia stato un complotto del sistema giudiziario “di sinistra”, gli “estremisti rossi”, come ha chiamato i giudici. La pena è stata automaticamente ridotta a 12 mesi. Può decidere da solo se scontare 12 mesi di arresti domiciliari, essendo troppo vecchio per le carceri italiane a 76 anni, o se invece farà lavori pubblici. Berlusconi ha già deciso i lavori pubblici. L’esclusione dalla politica è quindi per lui peggio che scontare una pena.

Chi è a favore e chi è contro
Le forze della commissione di 23 membri del Senato non sono equamente divise a favore di Berlusconi, ovvero che la maggioranza dei partiti sia favorevole alla sua esclusione, compreso il Partito Democratico del Presidente del Consiglio Letta, partner della coalizione, e il terzo partito in parlamento, i Cinque. Movimento stellare. Certo, sono contrari all’esclusione nel Partito del Popolo della Libertà di Berlusconi e nella Lega Nord. Sebbene lo scorso anno il Popolo della Libertà abbia sostenuto la legge anticorruzione, ora afferma che non può applicarsi ai crimini avvenuti prima che fosse approvata. Il popolo della libertà vuole che la Corte europea dei diritti dell’uomo, a cui si è rivolto Berlusconi, prenda la sua decisione prima della decisione della commissione del Senato italiano.

Non preoccuparti, il governo non cadrà
Alle 15 si è riunito il comitato senatoriale di 23 membri, la seduta è stata aperta dalla difesa di Berlusconi, ovvero dai senatori del Popolo della Libertà e da altri dalla sua parte. Hanno dai sette ai dieci giorni per la difesa di Berlusconi. Il comitato deve comunicare la propria decisione entro e non oltre la fine. La decisione è di grande preoccupazione per l’Europa. La caduta del governo italiano, se dovesse accadere – cioè se Berlusconi fosse espulso dalla politica e il suo partito seguisse la sua minaccia e lasciasse il governo – minerebbe nuovamente la debole ripresa economica dell’Italia. Pochi giorni fa il premier Letta ha detto con fermezza alla Bbc: “Non vi preoccupate, questa decisione non farà cadere il governo”.

Agnese Alfonsi

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