I due leader della classifica generale hanno evitato la caduta Remco Evenepol (Soudal Quick Step) come suo principale concorrente Primoz Roglic (JumboVisma). Il belga è arrivato 26esimo, lo sloveno 28esimo e 44 ciclisti hanno tagliato il traguardo nel tempo del vincitore.
Evenepoel: “È la gara”
Entrambi erano di buon umore e sorridenti al traguardo. “Tutto va bene finché siamo integri e buoni. Per il resto la tappa è stata facile, è stata bella lungo la costa, ma alla fine è stata un po’ stressante. Siamo stati in una buona posizione tutto il giorno, ma alla fine cerchiamo di evitare questi inconvenienti. Insomma, complimenti e buona continuazione“, ha detto Roglič a Val 202. Anche Evenepoel era dello stesso umore: “Oggi è andato tutto bene, la caduta alla fine è stata brutta, ma l’abbiamo superata. Sappiamo chi era la colpa, ma queste sono le corse.”
Il Milan ha festeggiato la più grande vittoria in trasferta
Nel gruppo diluito, aveva Jonathan Milano di gran lunga il più forte, quindi non vedeva l’ora di vincere anche prima del traguardo. “È incredibile, non ci posso credere. Ho fatto bene nella cronometro di sabato, non pensavo nemmeno di vincere. Il team ha fatto un ottimo lavoro nel portarmi a un buon punto di partenzaSoddisfatto il 22enne italiano dopo la quarta vittoria in carriera (su strada). A Tokyo è diventato campione olimpico su pista con l’Italia nell’inseguimento a squadre.
I cinque erano avanti di sei minuti
La gara di oggi è iniziata poco dopo il via, quando Thomas Champion, Mattia Bais, Stefano Gandin, Alessandro Verre e Paul Lapeira hanno lanciato con successo l’azione. Il loro più grande vantaggio è stato di sei minuti. Verre si è arreso per primo, seguito da Lapeira, e gli altri tre sono stati ripresi a meno di 35 chilometri dal traguardo.
Cavendish atterrò a terra
Negli ultimi chilometri è stata la lotta per le migliori posizioni possibili prima dello sprint finale. Quattro chilometri prima del traguardo si è verificata una caduta, in cui è rimasto coinvolto Marc Cavendish (Astana) e molti altri ciclisti. Era tanto più importante che l’elastico si rompesse, perché la caduta è avvenuta prima del traguardo dei 3 chilometri, parecchi ciclisti hanno accumulato un distacco di diversi secondi. Anche loro erano tra loro Tao Geoghegan Hart, Brandon McNulty E vite di ghiandaia, che ha perso alcune posizioni complessive. Roglič è risalito di una posizione a spese di Hart ed è ora quinto.
106. Corsa in giro per l’Italia
Tappa 2, Teramo–San Salvo, 202 km
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