I giovani hanno vinto Mahmoud e con lui piuttosto giovane Bianco, che ha portato una ventata di freschezza alle vecchie vele del festival della canzone italiana. D’ora in poi anche i giovani seguono i cantanti davanti agli schermi. I due vincitori appartengono alla nuova generazione, che è l’unica che può mantenere il festival del canto italiano al centro del mondo per molti altri decenni. Si è classificata dietro di loro Elisa, che – all’epoca anche giovanissimo – vinse poco più di due decenni fa, ora appartiene alla generazione di mezzo. Il terzo era un veterano Gianni Morandieternamente giovane, a 77 anni ancora maratoneta come atleta e anche maratoneta come cantante.
Tre generazioni erano al vertice, che hanno anche fornito il più grande pubblico della storia, stimano. Sotto la guida di un presentatore televisivo esperto Amedeo e senza ospiti stranieri, non sempre compresi e ben accolti, anche questo ha reso il festival un appuntamento centrale che ha attratto grandi e piccini per cinque giorni consecutivi. Non c’erano eccessi, né esagerazioni, insulti o sguardi brutti. Come co-conduttori, Amadeus ha scelto personalità che, per alcuni di loro, un tempo potevano essere classificate come borderline. Amadeus, in qualità di direttore del festival, ha assicurato che la comprensione del colore in questo mondo fosse molto più tollerante di quella che è attualmente la norma nel mondo.
L’anno scorso al festival sono stati celebrati i rocker Maneskin, che poi hanno convinto anche l’Europa. FOTO: Reuters
Come in passato, anche quest’anno Sanremo è stato un grande festival cosmopolita, secondo i primi valutatori che si allineano e riempiono quasi tutti i palinsesti televisivi italiani. Nel frattempo era già molto diverso, avevano già paura che Sanremo andasse in bancarotta. Finché non si sono liberate delle pressioni delle vecchie major discografiche, che ne imponevano i programmi, i nomi ei generi, inibendone così lo sviluppo, a Sanremo le cose erano già critiche all’inizio di questo secolo.
Madre di tutte le feste
Il Festival Cantanti Italiani di Sanremo è la “madre di tutti i festival”. Dal piccolo paese della costa ligure provenivano tutti gli altri festival musicali, compreso il cantante dell’Eurovision, la cui qualità della musica è ancora difficile da misurare con l’originale. Nei cinque giorni della scorsa settimana Sanremo è tornato in scena in tutto il suo splendore. È andato in onda 72 volte finora.
Il fatto che l’Italia sia tornata in questi anni all’Eurovision festival, che per molto tempo non ha preso sul serio, si sia rinchiusa a Sanremo e si sia isolata, e che le sue canzoni siano rimaste nel mondo italiano, ha probabilmente contribuito a riportarla al com’era una volta. Ora, il vincitore di Sanremo rappresenta l’Italia ogni anno. L’anno scorso ha addirittura vinto con il gruppo Maneskin, che sembrava essere anche l’opposto della tradizione del canto italiano.
Lo scrittore Roberto Saviano è apparso sul palco con un notevole recital, una testimonianza. FOTO: Alessandro Garofalo/Reuters
Quest’anno il festival Eurovision si svolgerà a Torino. Mahmood di Milano, di origini italiane ed egiziane, in quanto vincitore di Sanremo tre anni fa, si è già esibito all’Eurovision Song Contest, classificandosi secondo. Quest’anno tornerà in coppia con il suo giovane amico Blanco. Gli italiani si preparano per Torino con la stessa serietà con cui si preparano per Sanremo ogni anno.
La convivenza e il canto di tre generazioni sembravano, almeno questa volta, la ricetta per un nuovo inizio e nuovi successi. Di Gianni Morandi a 77 anni, era l’unica più anziana sul palco Iva Zanicchi, che una volta ha vinto, ma ora canta da giovane all’età di 82 anni. Brillava – anche a più di settant’anni – come attore e cantante Massimo Ranieri. Tutti insieme e tutti gli altri con loro si sono congratulati dalla scena Sergio Mattarella, quando ha prestato giuramento di nuovo come Presidente italiano durante il festival. Iva Zanicchi fu anche parlamentare un tempo.
Hanno anche ricordato gli indimenticabili della scena Monica Vittiche si è salutato durante il festival, e Lucia Dalle, che l’ultima si è esibita a Sanremo dieci anni fa, poi amici e colleghi non lo hanno più visto, ha avuto un ictus durante il viaggio.
Il trentesimo anniversario dei peggiori delitti mafiosi in Sicilia, quando un giudice è stato ucciso Falco e Borsellina e le loro guardie, furono richiamati a Sanremo in modo tale che uno scrittore comparve in scena con un notevole recital, testimonianza Roberto Savianoper via del suo libro Gomorra da sedici anni si nasconde dalla vendetta mafiosa.
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